sabato 15 febbraio 2020

Domenica 16 febbraio 2020, VI del Tempo Ordinario (anno A)


Domenica 16 febbraio 2020, VI del Tempo Ordinario (anno A)

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».

Parola del Signore.

È grossolano Matteo e nella tradizione della Parola, punitivo.
Non mira ad educare, ma impaurire.
Rappresentazione del sempre del Potere: parola minacciosa e obbligo all’obbedienza.
Quel terroristico e coercitivo “Ricordati che devi morire”.
Quale uomo non lo sa, ma ripeterglielo, ricordarglielo a ogni piè sospeso, è annichilirlo.
Togliergli il piacere della vita che è la gioia, la bellezza, il significato “In Sé” d’ogni vivente.
Morire è condizione della materia.
Tutta la materia è a termine, tutta.
Niente è eterno.
E siamo Materia e con Noi Dio, la Nostra Meravigliosa Creatura.
Quanto vorrei sapere se questo pensiero abbia attraversato la mente di Gesù di Nazaret!
Penso di sì, altrimenti non avrebbe potuto approdare all’Amore.
Come può un Uomo che convince se stesso a uscire fuori dalla più oppressiva cultura d’ogni popolo e tempo a pronunciare le parole dell’evangelista Matteo.
Mettersi paura e incutere paura.
No, Gesù comprende tutta la portata oppressiva del Vecchio Testamento.
L’abuso e il sopruso.
Il feroce e tirannico potere.
Il governo fuori dall’uomo.
La pregiudiziale del genere.
L’apartheid verso ogni debolezza e diversità di genere e condizione di nascita, di razza e popolo.
Il solo Popolo Eletto legato da un patto sessuale.
C’è da impazzire d’orrore!
Dio in un rapporto omosessuale con il suo popolo.
Questo era il dato e Gesù capisce che dell’esistente non voleva cambiare niente.
Nulla!
Egli veniva a portare il Nuovo.
L’Amore che non accetta Legge.
La Legge è dell’uomo, l’Amore lo porta dentro e non è una sua elaborazione.
È.
Un Assoluto e l’Unico a non necessitare d’altro.
È di Sé Sostanza e Forma.
Potenza e Atto.
Questo è il pensiero di Gesù e questo porta a chi è disposto ad ascoltare la sua parola.
Può minacciare?
Di più impaurire?
Egli raccoglie a sé gli abietti, i peccatori, gli storpi, gli evitati.
L’altro che per il popolo eletto era niente.
Nessuno.
Matteo e la Parola Canonica non producono bene all’Amore.
Lo feriscono e feriscono l’Uomo.
Amore è un primus in ogni senso, nasce con l’Uomo.
La Legge, ogni attività umana è un post.
Amore è Verità, la Parola confezione di una presunta verità.
Grazie a tutti.

Michele Cologna
San Severo, sabato 15 febbraio 2020
08:34:42



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