lunedì 3 febbraio 2020

Per il genetliaco di mia figlia Barbara

Per il genetliaco di mia figlia Barbara

Quale il luogo della Poesia?
Stupida domanda.
Però.
Io questa mattina l’ho abbracciata, le ho ricordato due trascorsi di lei bambina e le ho fatto gli auguri di buon compleanno.
Mia figlia Barbara.
Era di lunedì e consapevole che dovesse nascere in mattinata, ho preferito attendere recandomi al lavoro.
Per non sciupare l’attimo nell’attesa e la sorpresa.
Graziosa e piacevole, smorfiosa e testarda, capricciosa e libera.
Sempre con le pinze.
Non potevi approcciarti con il tuo, solo con il suo e in molta attenzione.
Perderla era un niente.
Affettuosa e disponibile la moneta che ti ripagava.
Era e ancora.
Così nonostante gli anni.
Non sentivo la necessità di scrivere.
L’abbraccio e il sorriso, il bacio placavano il padre.
Ora Facebook mi riporta ricordi degli anni passati.
C’è lei e si accende il poeta, leggo.
Rasserena lo scrivere.
Auguri ancora, mia Barbara.
Il tuo papà sempre con te.


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