martedì 18 febbraio 2020

L’Urlo


L’Urlo

Non ne posso più!
Oggettivamente non se ne può più.
Tutti, tutti, tutti e la stessa minestra.
Nessuno fuori dal coro.
Voce unica.
L’opportuno, il tornaconto, l’interesse, il guadagno e altro che non si discosta di un iota da ciò, sta dietro ogni azione dell’uomo.
Amplificato e qui l’indecenza maggiore,  dalla comunicazione e l’intellettualità tout court.
Bandita ogni altra prerogativa Umana.
Come a dire, l’azione senza l’uomo.
Il prodotto dell’azione dell’uomo è escludente l’uomo.
E non possiamo parlare d’irresponsabilità, ma della caratteristica unica e necessaria per dignità di menzione e parola.
L’etica, la morale se in qualcuno affaccia l’azione, è derisa e sbeffeggiata.
Non considerata utile alla gestione del Presente.
Siamo fuori e non da chissà cosa, proprio fuori di testa!
Il Mondo cammina verso il suicidio.
Non sembri stupida l’affermazione.
L’uomo governa il mondo tanto da averlo asservito in ciò che si pensava impossibile.
Il clima, la natura, la selezione …
Si è umanizzato il pianeta Terra.
Ma dall’Umanizzazione è escluso l’Uomo se non nella propria attività
Cioè, l’attività Governa.
L’attività è governata dall’Uomo privo dell’Umanità.
Il Governo del Tutto è retto, quindi, da una Fissità mancante della Qualità del soggetto operante, se non nella sua decerebrata, disumanizzata attività.
Non c’è più l’Umano al governo dell’Uomo e della Cosa.
Meditate.
So bene che è difficile discorso e invita a pensare quando ormai nessuno più pensa.
È fastidioso pensare e crea problemi, meglio soprassedere e divertirsi.
Un bel viaggio e via!
Se non ho soldi, ci sono i finanziamenti, quelli che mancano se voglio avviare un’attività.
La scienza soppressa se non al servizio dell’utile possibile.
La tecnica ed emerge solo quella spendibile al profitto.
Ogni attività produttiva obbediente e al servizio del Dio Denaro.
Anche quella pubblica.
Etica, Morale, Responsabilità dell’Uomo verso l’Uomo fuori da ogni processo Produttivo, ma peggio, banditi dal Governo.
L’Uomo deprivato dell’Umano ostaggio del sé operandi.
So che questo scritto non avrà parola né a supporto, né contro.
Disinteresse.
Come nel disinteresse stiamo distruggendo il Mondo e Noi stessi.
Tanto Figli non ne facciamo più.
Quelli che li fanno ancora e li trascuriamo se non li avversiamo, facendoli morire di fame e sete, malattie.
Allora?
Abbracciamoci nel tango.
Nel liscio?
Viva l’indifferenza, la spensieratezza, l’ignavia.

Michele Cologna
San Severo, martedì 18 febbraio 2020
09:53:37





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