lunedì 3 febbraio 2020

Un Pomeriggio lento

Un Pomeriggio lento

Mi portavo in macchina a Foggia, questo pomeriggio.
Un appuntamento alle quindici e lungo la “Provinciale 23” mi godevo lento il paesaggio.
Combinato di Bellezza che divorava.
Una febbre e il Creato, la mano dell’Uomo, Dio …
Ammaliato, dalla fascinazione rapito e, “Nella prossima vita, farò il contadino”.
Mi ascoltai nella parola e sorrisi.
Amaro?
Forse no!
Ma la vecchiaia nel suo breve scorcio, prima del nulla, è tutto senza la speranza.
Amputazione grave al sogno e …
I miei Nipoti.
Stupito, sono loro la mia prossima vita.
Educarli al Bello che si avvale dell’Opera dell’Uomo prescindendolo.
L’unico Vero Dio che nel Manifestarsi non si trincera dietro l’umana trascendenza.
È.
In Quello loro per non perdere l’Eterno al banco del consumo barattato.
Capiranno i miei Figli?
Sapranno ascoltare queste Parole per offrirle ai Loro?
Niente vale il Sacrificio del Bello di un Pomeriggio lento a scorrere il cammino.


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