domenica 2 febbraio 2020

Onora la vita …

Onora la vita …

Forse ho già scritto e se mi ripeto, ad adiuvandum.
Mi aspettava il primo turno alla FALK.
Leonardo doveva nascere e portava qualche ritardo.
Allo squillo della sveglia, Tonia con il pancione, ma agile come gazzella, preparò il caffè.
Stava tempo, mi recavo a piedi al lavoro non più distante di un kilometro e chiesi.
Come si sentiva e di farmi vedere.
Dio, ancora oggi, ho brividi di Bellezza e Piacere.
Il Mondo davanti.
La Natura che genera.
Infinito e il bacio consumò l’intimo in accortezza e grazia.
Il Paradiso in Terra.
Corsi a prepararmi, stava facendosi tardi e Tonia, “Michele, si sono rotte le acque”.
Immediatamente chiamai la sorella di Tonia, Teresa, che già sul chi vive, fece correre il marito Armando con la macchina.
Una nebbia come solo Milano e in particolare Sesto San Giovanni.
Non si scorgeva a un palmo dal naso.
Tonia incitava, stava per nascere.
Nel panico io, meno il conduttore ed entrammo con la macchina in pronto soccorso senza aspettare via libera.
Tutto in pochi secondi e Leonardo viene al mondo.
Telefonai in fabbrica e al rag. Perazzoli, dirigente del Decapaggio, comunicai.
Mi disse fai con calma e mi fece gli auguri.
Aspettai che me lo facessero vedere.
Il nome era quello di mio padre, Leonardo.
Era lunghissimo, magrissimo e peloso.
Ma era il mio Leonardo e mi scendono ancora le lacrime.
“Era un po’ brutto, ma era nato a nuova vita, Leonardo Cologna, il padre mio.”
Piango e piangerò sempre.
Perché la gioia è Grazia di Dio che nelle lacrime consolida l’Unione.
Non erano ancora le otto e stavo sulla strada che portava alla Falk.
Felice e con il sorriso e le lacrime che non riuscivo a contenere, scorsi i passi che mi portavano su terra estranea.
“Mio Figlio, doveva calcare lo stesso suolo del Nonno”.
Un solo pensiero e appena dimesso dall’Ospedale di Monza insieme con la Mamma, Leonardo, il treno per San Severo.
Tonia, Stefania, Leonardo.
Rimasi ancora io a sistemare le cose e il 16 febbraio a San Severo a firmare il contratto di fitto della casa dove nacquero Barbara e Pamela e che in seguito comprai.
Questo mi piace dirti, Leonardo, nel giorno del tuo quarantanovesimo.
A Te, Figlio amato, che il 14 novembre sei per la seconda volta diventato padre, ora di Matilde.
Auguri a te, alla tua moglie amata Brilanda, al cuore mio Carol e naturalmente a Matilde.
Che mai ti abbandoni la serenità e la gioia che da bambino hai impresso alla vita tua.
Sono commosso insieme alla Mamma.
Le lacrime che hanno accompagnato lo scritto sono quelle del Padre che tu conosci nell’Amore di Carol e Matilde.
Auguri, Figlio mio.
Serenità e Amore sempre.


San Severo, martedì 10 dicembre 2019
10:32:20

la foto è di qualche giorno fa, quando Stefania si è recata da Leonardo per la nascita di Matilde
l'altra di questa mattina scattata da Tonia dalla finestra

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