mercoledì 5 febbraio 2020

Domenica 14 luglio 2019, XV del Tempo Ordinario

Domenica 14 luglio 2019, XV del Tempo Ordinario

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
Parola del Signore

Il sacerdote passò oltre.
Anche il levita, sacerdote discendente di Giacobbe.
Si ferma il samaritano, un senza Dio.
Troppo facile e scontato un riferimento al presente e gli insulti.
Si processa e si mette alla gogna chi salva il proprio prossimo e se è donna si fa oggetto d’ogni scherno sessista e infame.
Nuovi profeti del Tempo del Male e al giornalista di turno pontificano.
Si promuovono da soli, anche.
E il nuovo vangelo dà dell’imbelle, del mellifluo, depravazione a chi pratica il bene e si esalta il guru del male.
Malavitosi e briganti al governo e il pellegrino è insulto al loro benessere.
Un profittatore e porta “malattia”.
Traghettatore d’ogni disgrazia per l’Occidente pingue e obeso di sangue a loro succhiato.
Il governo del mondo e degli stati ricchi e si delinque in nome e per conto di una civiltà superiore.
I diritti inalienabili sono di pelle bianca e del benessere, altri carne da macello e cibo per pesci.
I mari le nuove “fosse comuni”.
Non lasciano tracce.
Ma il dottore chiede e non interroga per ipocrisia o alterigia il proprio sentire.
Quel Sacro che ha portato l’Uomo a dichiararsi figlio dell’Amore e quindi del Padre che è nei Cieli che nell’Amore ha generato.
Gesù riduce l’indefinito del finito a uno.
Non sopprime la Legge, le Leggi e i Comandamenti.
Sono testimonianza di un sentire che vedeva l’uomo servo nell’obbedienza.
L’unico Comandamento è l’Amore perché colui che ha generato l’ha fatto per Amore e chi Ama è Figlio del Padre e Lo onora.
Quasi a diventare un pleonastico quel “come te stesso”.
Ama.
E tu sei il prossimo.
Io sono su quel gommone e sto per affondare.
Io disprezzo il Padre negandogli la casa.
Io bestemmio Dio e crocifiggo l’Uomo a ogni perdita.
Io mi nego Fratello e nella negazione della Prossimità offendo l’Uomo.
Io che bestemmio il Padre e non soccorro il Fratello.
Ieri mattina una donna.
Una donna anziana camminava e piangeva.
Le ho chiesto.
Non potevo fare nulla per lei.
I figli l’avevano spogliata d’ogni bene e l’avevano messa per strada.
Ho ancora le lacrime, l’avrei abbracciata per farle sentire il Figlio.
Dio, che Tempo Tristo!
Vorrei cantare un Inno all’Uomo e non ho Voce.
A tutti con amore e affetto.

Michele Cologna
San Severo, sabato 13 luglio 2019
19:32:48

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