lunedì 3 febbraio 2020

il Padre e il Figlio

il Padre e il Figlio

Un casato antico.
Antichissimo.
Dalla notte dei tempi.
Tanto da far credere a costoro d’essere discendenti diretti di Dio.
Anzi d’essere con Dio imparentati per scelta di quest’ultimo e la loro devozione.
Un casato scelto da Dio ed elevato a “eletto”.
La legge di questo casato è il credo nella tradizione che è la loro storia.
E la storia è impasto di parola e gesti dei padri succedutisi fin dalle origini.
Regole non discutibili e in continua interpretazione del padre che era custode e legge.
Non si discute ciò che il padre afferma e la giustizia sta nella giustezza della sua parola che nella tradizione e i tabù si conferma.
Una monarchia assoluta con norme cangianti nella interpretazione del Dominus nella funzione ispirato.
Il padre era.
Tutto.
I figli all’obbedienza nell’attesa di prenderne il posto nella continuità.
Nessuna trasgressione e codicilli a punirne ogni.
Questo era il Casato.
Volontà e parola di Dio che ispirava il Dominus a cui tutti, tutti dello stesso dovevano rigorosamente attenersi.
Nasce un Figlio primogenito destinato a ricoprire il ruolo del padre.
Ma il figlio fin da bambino mostra la sua insofferenza al padre e alla sua legge.
A seguire la trasgressione fino alla rottura.
La tradizione e la tabuizzazione dei secoli andavano distrutte.
Spezzate, troncate e sostituite dalla sua Interpretazione di Figlio.
La distruzione del Casato così come strutturato per sempre.
Una Nuova Motivazione a governarne ragione e cause.
Comportamenti.
Civiltà e Storia.
Mi fermo e non perché non ci sia da dire e anche porre rimedio.
Solo perché questa serie di scritti vuole portare me per primo e i lettori a comprendere i limiti e a camminarli.
Ieri il Bene e il Male, questo il link: https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10220006125894512
Oggi il Padre e il Figlio.
Buona lettura a tutti.

 

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