mercoledì 5 febbraio 2020

Domenica 7 luglio 2019, XIV del Tempo Ordinario

Domenica 7 luglio 2019, XIV del Tempo Ordinario

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
Parola del Signore.

Leggo: “Non ci si fa da sé discepoli di Gesù. Si ricevono da lui la missione e la grazia necessaria per compierla”.
Chi l’afferma è la Chiesa nella sua ufficialità.
Come a dire, solo colui che è investito dalla Chiesa Cattolica è potenziale discepolo di Gesù di Nazareth.
Altri no.
Si è discepoli, degni di tale grazia solo con il patrocinio della Chiesa.
Affermazione falsa e presuntuosa in lotta e senza possibilità alcuna d’incontro con la Parola del Vangelo e il dettato del Nazareno.
Chiunque ha cuore pulito e riconosce nell’altro il Fratello ha in sé la grazia del Padre Celeste.
Qualsiasi fede professi, perché è l’Amore a rendere Figli di Dio e Fratelli.
Gesù invia i suoi settantadue in ogni luogo e l’invita a non portare altro se non la propria persona.
Significa che nessuna Legge, alcuna Appartenenza, nessuna Fede potrà limitare o discriminare Operaio.
Chi ama è operaio al servizio del Padre.
Se per un momento si toglie Gesù dalla narrazione della favola, scopriamo, riconosciamo che Egli non è stato designato da alcuno se non dall’Amore di Figlio per il Padre.
Sminuire la grandezza dell’Uomo e dargli natura particolare è discriminazione inaccettabile!
Gesù è stato l’Uomo che ha compreso il Padre solo tramite l’Amore di Figlio.
Non le Leggi e i Comandamenti che non ha negato e trasgredito, nemmeno criticato.
Li ha lasciati al loro posto perché l’Amore non discrimina e non divide, l’Amore Ama.
Ogni Uomo è frutto di quell’Amore e non c’è appartenenza e legge, colore della pelle e luogo che possa rendere o fare l’uno più amato dell’altro.
Uomini del Governo del Mondo e dei Paesi tutti, chiunque operi contro il Fratello discriminando e discettando diversità e territorialità, fede e colore, origini è contro Dio Padre che ha creato e generato nell’Amore.
Non è Cristiano e non ne merita l’appellativo.
Nella negazione del Fratello, nega Dio e l’Uomo.
Meditate o governanti, meditiamo tutti e chiediamo la Grazia d’essere sollevati dalla miseria di Caino.

Michele Cologna
San Severo, sabato 6 luglio 2019
18:35:16

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