mercoledì 5 febbraio 2020

… a volte

… a volte

A volte si sbagliano i calcoli.
Capita di percepirsi al di sopra delle proprie forze.
Ho fatto spesso nel passato questo errore e mi sono ripetuto.
Mi sono imbarcato in una fatica non più alla mia portata.
La vecchiaia è più di qualsiasi volontà.
Sto soffrendo e temo di non farcela.
Il mondo è cambiato e l’uomo con esso.
La parola è meno di niente.
Mi trovo con artigiani che dell’arte percepiscono un solo risvolto, i denari.
Sono alla fine che sembra non avere fine.
Un trasferire nei giorni fatica ed energie e i giorni sperdono in essi il tempo.
Come girare intorno e ritrovarsi sempre allo stesso punto.
“Il male scorticare sta nella coda”, recita un vecchio adagio.
E il lavoro nel quale mi sono imbarcato ha coda che non termina mai.
Spero e affido agli ultimi respiri la chiusura.
Non c’è più gioia in quell’iniziativa gioiosa e mi maledico.
Solo.
Solo e ne percepisci tutto il peso, una condanna senza giudice.
Neanche un prete ad assolverti.
Mi manca la scrittura e soffro.
Anche le amicizie tutte.
Tanto tempo fa un gastroenterologo e mi chiese che attività facessi.
Infastidito dalla confidenza e dalla pena alla quale stava per sottopormi, risposi acido, “scrivo”.
“Allora sei uno scrittore?”
“No!”
“Se vivi della tua scrittura, sei uno scrittore”.
“Semplicemente vivo per scrivere”.
Ecco vivo per scrivere e non potendo mi manca l’aria.
Spero che settembre si porti via tutto e mi lasci alla mia solitudine operosa.
Che ci arrivi e il timore.
Amo e vi amo amiche e amici, lettori.
A presto, speriamo.

Michele Cologna
San Severo, domenica 25 agosto 2019
10:10:11

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