sabato 8 febbraio 2020

Domenica 9 febbraio 2020, V del Tempo Ordinario (anno A)


Domenica 9 febbraio 2020, V del Tempo Ordinario (anno A)

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

Parola del Signore

Cum grano salis.
Già i latini e ancor prima del Nazareno.
Non perché più bravi e Gesù abbia origliato l’adagio, perché è nell’uomo il senso e la misura.
Motivo per il quale non molto a rendere salata la vita, quel tantino sufficiente a insaporirla.
Se tutti abitassimo la stessa pianura e a confonderci, a suggerirci lo sguardo, a stringerci nella condizione.
Invece già la Natura si presenta accidentata e di monti, colline, deserti e pianure, lande.
E l’abitazione muta e la percezione.
Cosa non muta in qualsiasi posto ci troviamo per caso o volontà?
Gesù a questo, quesito esistenziale, risponde, con l’Amore.
L’Amore del Padre che genera senza altro fine che l’Amore.
E nel nome dell’Amore come Assoluto, spazza via ogni struttura e suppellettile, potere, governo e trascendenza, preghiera.
Nessuno, Alcuno può erigersi a sacerdote, profeta, facitore di questo Amore che non necessita di intermediari  e predicatori, perché Esso È in ogni Uomo.
L’Uomo è Tabernacolo di Dio.
Non Templi e strutture di parole e divieti, di separatezze e divisioni.
Proibizioni.
La Chiesa insieme a questo passo del Vangelo, oggi riporta la lettera che segue.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

Parola di Dio

Tutti sappiamo leggere e non c’è bisogno d’ermeneutica.
Elementare Watson!
Il Travisamento, il Tradimento della Parola di Gesù.
Iniziando dal nome al quale viene aggiunto l’appellativo di Cristo che non era nelle smanie e volontà sue.
Parla colui che sarà il travisatore per eccellenza della volontà e della parola di Gesù, san Paolo, di Spirito e Potenza che il Crocefisso vedeva come Satana in terra.
Gesù lotta il governo su e della fede, ogni ciarlatano in veste di profeta e interprete, ogni preghiera ritualizzata e apartheid, discrimine.
È stato appena da Costoro, i detentori del Potere in nome di Dio sul proprio simile, crocifisso e l’ebreo per cultura, il circonciso per fede, Paolo, già d’Egli persecutore, lo sostituisce tradendolo, “Spirito di Potenza”.
Paolo crocifigge l’uomo e poi lo tradisce portandolo agli altari.
La chiesa segue.
Perché trova se stessa in Paolo, più che in Gesù.
Se in soprassalto di resipiscenza, dichiarasse se stessa facitrice della volontà del Nazareno, in quel preciso istante dovrebbe sciogliersi.
Distruggere quell’assoluto che ha usurpato in nome di Dio e di Gesù.
Grazie a chi poggerà lo sguardo e l’attenzione sullo scritto che è solo frutto d’Amore e nient’altro.

Michele Cologna
San Severo, sabato 8 febbraio 2020
08:34:53




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