domenica 2 febbraio 2020

Ieri sera a Porta a Porta


Ieri sera a Porta a Porta

Non seguo mai Porta a Porta.
Mai!
Appare il famigerato Bruno Vespa?
E io cambio canale.
Spengo.
Stanno facendo una pubblicità forsennata al film Hammamet, e ieri sera veniva intervistato l’attore, Pierfrancesco Savino, che ha interpretato Craxi.
Mi aveva incuriosito lui nelle dichiarazioni rilasciate sul personaggio.
Non sul politico, ma sull’uomo.
Così, pure a rischio di recere, ho seguito il dibattito.
Che squallore!
Indicibile indecenza che mette a nudo l’uomo indifendibile e i collaboratori più dell’uomo.
Si salvava e non per arroganza, come il padre d’altronde, la figlia di Craxi e non perché, ma solo per il dolore che la onorava figlia.
Il fango, lo sporco, l’indecenza.
Il Potere nudo a mostrare l’orribile.
E quell’orribile racconto emozionale per gli astanti.
Il grande uomo, lo statista, il politico perseguitato unico a pagare e lasciato morire per mancanze di cure.
Un Grande, un Santo sacrificato e condannato a morte.
Allucinante.
Sporco, sporco, sporco.
Scrivo stasera perché non ne volevo parlare.
Fa sempre dolore parlare dei morti e si sa che sono tutti buoni.
Dopo.
Anche il più scellerato diventa santo.
Pensate, hanno tentato di santificare Riina …
Craxi?!
Ho buona memoria.
Non voglio disseppellire “merda” e scusatemi il termine.
Ma Craxi nella sua smisurata arroganza, era l’uomo che voleva legittimare quella che io non voglio portare alla luce.
Craxi, un bandito consapevole del suo essere tale e della sua essenza ne faceva vessillo.
Malavitoso il potere, lui il miglior malavitoso e a questa virtù, la spregiudicatezza in un’arroganza unica.
Questo fu Craxi.
Certo che possono celebrarlo santo, nell’indecenza fu il migliore.
Ma aspettino!
Un poco di pazienza, mica sono eterni coloro che l’hanno vissuto e sulla propria pelle.
Ecco, Craxi, il Craxi politico, come Riina.
Anche di Riina i figli sacramentano d’essere stato un buon padre e ci credo.
Come vera la commozione di Stefania Craxi.

Michele Cologna
San Severo, venerdì 10 gennaio 2020

Nessun commento:

Posta un commento