domenica 2 febbraio 2020

… senza nessuna pretesa


… senza nessuna pretesa

Chiunque dirà che solo la crescita risolverà i problemi, è bugiardo!
Non ci sarà crescita se non si renderà il prodotto usufruibile da chi dal consumo è escluso.
L’ha capito la Cina e cresce, ma nel depauperamento totale e peggiore di quello consumato dagli occidentali.
Emulazione di disastro già sperimentato.
È bugiardo e demagogo, molto stupido chi pretende che le aziende abbiano caratteristica filantropica.
Esse stanno in piedi se fanno profitti, altrimenti delocalizzano o chiudono.
Non c’è etica che tenga, bisogna rendere alle aziende conveniente produrre e restare.
Ma i prodotti a chi, se il mercato è saturo?
A chi se i potenziali consumatori non hanno soldi per approvvigionarsi?
Abbiamo la capacità di produrre a costi così bassi per occupare quei residui spazi di consumo lì dove il benessere fornisce le liquidità?
No!
La Cina ci divora e mai potremo produrre ai suoi costi.
E non siamo una Super Potenza per potere da soli creare il mercato lì dove non esiste il consumo, ma solo la necessità senza denari.
Sic stanti bus rebus, tutte le forze politiche mentono consapevoli di mentire.
Di più, quando dall’aumento del PIL e cioè di produzione e consumi, si finanzierà la Scuola, la Sanità, l’Assistenza e chi più ne ha, più ne metta.
Bugiardi matricolati e fuori dal mondo.
Anche chi vuole incrementare la produzione di qualità!
Vera nella sostanza, ma bugiarda nella possibilità.
Questo modo di produrre è necessario, ma limitato perché di nicchia soddisfacendo il privilegio.
E non siamo alla possibilità di rendere il privilegio di massa.
Bugie e illusioni, incapacità di risolvere e risolversi dalla perduta “progressione” dello sviluppo illimitato.
Allora?
Se avessi la ricetta!
Non ce l’ha nessuno e dobbiamo operare nel dato e allargarlo per quanto è nelle nostre possibilità.
Uno, non abbiamo la possibilità di creare mercato lì dove c’è il bisogno, ma in questo senso dobbiamo spingere con la Politica Europea e Nazionale.
Due, sostenere l’alta tecnologia per il lavoro e la produzione Alta e lì essere competitivi nel mondo. Possiamo e forse lì già siamo l’eccellenza.
Tre, rendere la marea di disoccupazione imprenditrice di sé!
Ma come?
Incentivare e finanziare la piccola agricoltura. Non la grande che interpreta le coltivazioni estensive.
Idem per le arti e mestieri.
L’Italia è cresciuta quando nelle arti e i mestieri ha dato quello che solo gli italiani hanno saputo creare. È un caso che siamo il Paese che tutti invidiano e sognano per cultura e bellezza?
Prima che scompaia l’ultimo artigiano, l’ultimo uomo d’arte, vogliamo deciderci?
Il Territorio!
La cura, la storia, la conoscenza d’esso crea eccellenze.
Ancora, l’Assistenza che va data e non il “reddito di cittadinanza”, questa deficienza colossale, operativa.
L’assistito impegnato nei lavori di pubblica utilità.
A progetti e senza continuità e pretesa, con le caratteristiche dell’assistenza e non dell’appartenenza.
Forse si metterebbe in moto la macchina e la scuola, la sanità, la civiltà se ne avvantaggerebbero.
Poi la Cultura, ma è discorso per un dopo.
Se venisse raccolto questo minimo che non chiede investimenti miliardari, ma spiccioli.

Michele Cologna
San Severo, sabato 14 dicembre 2019

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