domenica 2 febbraio 2020

27 gennaio, Giorno della Memoria 2020

27 gennaio, Giorno della Memoria 2020

Il Giorno della Memoria diventa ricorrenza internazionale e celebrata con la risoluzione 60/7 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 1° novembre 2005.
L’Italia anticipò i tempi con la legge del 20 luglio 2000, dopo la battaglia e l’ostinata volontà del giornalista e allora parlamentare comunista Furio Colombo.
Questo è il testo:
«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.»
Il Parlamento italiano, per ostinazione di un pericoloso comunista quale Furio Colombo, si dotò con anni di anticipo sul resto dell’Europa e molti Paesi nel mondo, di una legge a risarcimento.
Una prova di civiltà, anche se quel Male Assoluto da Niente e da Nessuno potrà mai essere risarcito, sanato, spiegato.
Ebbene di questa prova di Civiltà sono stato la prima vittima.
Facevo il Gazzettiere, preciso non pagato, e di entusiasmo civile colmo per l’evento scrissi.
Certo dopo che il comitato di redazione del quale facevo parte mi dette mandato.
Un pezzo normale, senza forzature, diciamo più storico che d’opinione.
Anche perché ogni mio pezzo era occasione di querela da parte di politici, sindacati e chiunque stringeva un qualche potere tra le mani.
Non piacevo, salvo ai lettori.
Anche al direttore e all’editore, non molto.
L’editore perché temeva le cause e gli affari con la pubblica amministrazione.
Il direttore, uno spretato e moralista, facitore di pistolotti che pensava di taglio alto.
Inviai il pezzo.
A tarda sera prima che il giornale andasse in macchina, mi chiamò il direttore.
“Sai Michele, mi sono permesso di aggiustare qualche tua intemperanza, posso mandare il pezzo alla stampa?”
“No, Michele!”
Si chiamava anche lui Michele e i nomi sono destino.
“Ma Michele, solo qualche limatura, niente di serio!”
“No, restituiscimi il pezzo e domani arriverà la lettera di dimissioni!”
Riporto questa mia che non può fregare di meno a nessuno, per una sola ragione, l’Italia e gli italiani non hanno cattiva memoria, no!
Sono stati fascisti e ne sono nostalgici.
Gli italiani brava gente è battuta da taverna.
La scorta alla senatrice Liliana Segre non è conseguenza di impazzimento di facinorosi.
Le scritte antisemite e razziste.
Il consenso alla Bestia Salvini che d’ogni inciviltà, bruttura, machismo, separatezza e tanta indecenza ancora, è portatore sano.
Aggiungo e in piena consapevolezza, anche l’altra parte.
Non c’era differenza tra l’attivista fascista e quello comunista, entrambi fuori da ogni grazia democratica e civile.
Una legge di Civiltà e Memoria a chi?
Hanno buona memoria e tanta nostalgia.
L’occasione e armi e bagagli passati dall’altra parte.
Come allora la “zona grigia” si schiera e il fascismo è già nel sangue.
L’Italia non ha mai avuto una destra degna e democratica.
Nella sinistra invece, che ha avuto un’elite di vera fede democratica, non è mai passato quel messaggio.
Destra e sinistra accomunati e l’indecenza ne è il vessillo.
Il Giorno della Memoria non può essere celebrato sotto scorta.
Non può avere un Salvini reazionario, con seguito peggiore.
È solo dell’Italia questa condizione?
Ma su, apriamo gli occhi!
Quell’uomo dai capelli gialli, l’uomo più potente del pianeta, che gioca a fare fuori i “nemici”.
Putin che fa rabbrividire, forse impallidisce lo stesso Stalin.
Erdogan il tiranno turco.
Siamo messi male, molto male e tanti olocausti si consumano giorno dopo giorno.
Non raggiungono in efferatezza la Shoah, impossibile se non per l’Uomo, per il Tempo.
Il tempo che è diventato per tecnologia breve, ma che si nutra della stessa sostanza è innegabile.
Ci siamo e se siamo onesti dobbiamo ammetterlo.
Celebriamo il Giorno della Memoria con la sopravvissuta Liliana Segre sotto scorta e le porte segnate.
Con il nemico dichiarato l’immigrato e l’altro.
Tutti non razzisti ma …
L’avversativo che nega.
Non è un ritorno, no!
È un Nuovo e se vogliamo essere fino in fondo chiari, peggiore!
Non c’è guida democratica e speranza nei paesi e nel mondo.
Le strutture post belliche sono gusci vuoti in mano al più prepotente.
Liliana ha ancora la scorta, ma l’africano è hic et nunc tiro a bersaglio.
Di tutti.
E il Figlio nato e cresciuto in Italia, di cultura italiana è apolide.
Non ha Terra.
Cos’è questo?
Ditemi voi cos’è!

Michele Cologna
San Severo, sabato 25 gennaio 2020
20:12:02

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