“Mt 14.22 -33
Comandami di venire verso te sulle acque”
Il Dio degli uomini
se non segue il cambiamento dell’uomo, sarà un residuo di niente.
La chiesa e i testi
sacri saranno cimeli di un passato senza studio.
Storia.
Ha un solo modo per
continuare ad esistere diventare dell’uomo il “cuore”.
Non il nous perché questo
l’uomo l’ha trasferito agli arti che nella tecnica scoprono dio.
L’uomo non pensa
più.
Opera per comando
del consumo che è dio nella progressione.
In un contesto nel
quale egli non è soggetto, ma parte di un tutto che non possiede.
E le trasformazioni
sono così veloci che egli stesso è, della cibernetica, soggetto e oggetto.
Protesi.
Una macchina da istruire
perennemente.
Questo oggi è l’uomo
che ha barattato il sé per il benessere del sé che si realizza solo nel
consumo.
Dio è fuori e non
lo sfiora.
In questo abisso
senza fondo prende forma il cuore che non è più organo, ma l’inspiegabile.
Bisogna che Dio
diventi quell’inspiegabile e non per spiegarlo, per amarlo.
Così Dio sarà tutto
e niente.
Sarà il cuore di
ciascuno e il fugace sentimento.
E forse oltre a l’animale
per il quale commuove, ci sarà anche l’altro.
Michele Cologna
San Severo, sabato
8 agosto 2020
09:55:42
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