domenica 16 agosto 2020

Memento mori

Memento mori
.
.
.
Ricordati che devi morire.
Al generale che rientrava trionfante e gli onori alla sfilata, un vociferante alle spalle a ricordargli: «Respice post te. Hominem te memento».
"Guarda dietro a te. Ricordati che sei un uomo".
Senza voler fare la storia e il “memento mori” fu motivo d’arte e regole.
Anche i nostri cimiteri che ne portano in varie forme il concetto.
Ma non si va più al cimitero per onorare i morti e la nostra civiltà del consumo e dell’eterna giovinezza ha cancellato la morte dalla vita.
Ci pensiamo giovani anche quando la senilità ci ha divorato mente e corpo.
La vecchiaia è bestemmia e la morte ignominia.
Cacciata dalle case e le camere ardenti a supplire, proibito morire tra le proprie cose e gli affetti.
Forse solo un’illusione dell’appartenenza liquida che non li contempla.

***
Al Potere, ai Governanti, ai Potenti … ricordarlo!
I mass media sono al servizio e smidollati, ma se qualcuno per esempio dietro ogni sparata imbecille del potere assumesse il ruolo del “vociferante”?
“Ricordati che devi morire”.
Ci sarebbero le azioni e le sparate dei Salvini, Di Maio e tutta l’indecente compagine governativa attuale, passata e futura?
Non so cosa darei per sapere cosa ha pensato prima di morire il grande manager Marchionne celebrato da tutti i potenti e i governanti.
S’è pentito del male fatto?
Ha nutrito il potere sacerdote di questo a scapito dell’uomo.
Dell’Umanità ignorata, dimenticata.
Il suo antesignano Valletta che aderisce al fascismo, stabiliva che nessun dirigente poteva percepire un salario quattro volte quello di un operaio specializzato.
Lui arrivò a percepirlo moltiplicato per quattromila.
S’è pentito?
Se ne andato orgoglioso o contrito?
Ancora non tirava le cuoia e la riconoscenza del Potere a sostituirlo.
Qualche deficiente dirà che è la vita e la necessità.
Rispondo che questo fare è la negazione della vita, dell’umanità, della socialità, dell’Uomo.
Una civiltà la nostra fuori dall’Uomo.
Davanti alla tragedia di Genova tutti coloro che hanno colpe, riusciranno a dormire, vivere?
Guardare in faccia i propri figli e nipoti, l’altro?

***
Ero giovane e andai al funerale di un parente con il quale i rapporti erano pressoché nulli.
Per educazione.
La moglie raccontò dei suoi ultimi mesi di vita.
Smaniava e gridava nel letto additando una figura che solo lui vedeva.
L’uomo che aveva ammazzato.
Sì, l’aveva fatta franca davanti alla legge degli uomini!
Quella di Dio?
Sono un cattivo cristiano, un uomo crudele se spero che tutti coloro che si portano delitti diretti e indiretti possano smaniare e urlare la paura davanti al tribunale di Dio?
Non voglio fare esempi e riportare nomi.
Ho amicizie e lettori intelligenti e la lista la faranno loro.
.
.
Michele Cologna
San Severo, giovedì 16 agosto 2018
10:07:33
.
.
.
https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10216775755337267

https://www.facebook.com/michele.cologna

Nessun commento:

Posta un commento