Buon Ferragosto a tutte le amiche e gli amici
***
Il galletto ripieno a sugo e le orecchiette!
Ti facevano attendere questa festa con gioia.
È vero si mangiava pochissima carne nel tempo della mia fanciullezza, ma era scelta nella mia casa che non mancava di nulla.
“U jallucc” del 15 agosto era speciale.
Metteva gioia e l’avresti voluto solo per te, mentre le porzioni, parsimonioso retaggio di un trascorso di senso, ti facevano soffrire e guardavi attento a percepire le sfumature nei piatti dei fratelli.
Non potevi reclamare, perché non era concesso, ma ti intristiva una “porzione” a tuo giudizio ingiusta.
La religiosità di questa giornata non è mai entrata nel sentimento popolare.
È stata festa pagana e tale è stata sempre percepita.
Si mangiava e si stava insieme, si chiudeva l’anno della raccolta delle granaglie e di tutti i cereali.
Anche i progetti familiari si rinnovavano e l’augurio di un anno migliore a seguire.
Non si andava al mare, era sconcio!
I luoghi di frescura, e uomini con le proprie donne al fianco a passeggiare.
Grandi saluti, levate di pagliette e inchini.
Perché questo scritto?
Non lo so!
Una grande nostalgia di Tempo e Senso.
E la scollatura generosa e il caldo erano motivo d’eccitante ragione.
©
Michele Cologna
San Severo, martedì 15 agosto 2017
08:10:01
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10213757650366529&set=a.1495850607271&type=3
https://www.facebook.com/michele.cologna
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Il galletto ripieno a sugo e le orecchiette!
Ti facevano attendere questa festa con gioia.
È vero si mangiava pochissima carne nel tempo della mia fanciullezza, ma era scelta nella mia casa che non mancava di nulla.
“U jallucc” del 15 agosto era speciale.
Metteva gioia e l’avresti voluto solo per te, mentre le porzioni, parsimonioso retaggio di un trascorso di senso, ti facevano soffrire e guardavi attento a percepire le sfumature nei piatti dei fratelli.
Non potevi reclamare, perché non era concesso, ma ti intristiva una “porzione” a tuo giudizio ingiusta.
La religiosità di questa giornata non è mai entrata nel sentimento popolare.
È stata festa pagana e tale è stata sempre percepita.
Si mangiava e si stava insieme, si chiudeva l’anno della raccolta delle granaglie e di tutti i cereali.
Anche i progetti familiari si rinnovavano e l’augurio di un anno migliore a seguire.
Non si andava al mare, era sconcio!
I luoghi di frescura, e uomini con le proprie donne al fianco a passeggiare.
Grandi saluti, levate di pagliette e inchini.
Perché questo scritto?
Non lo so!
Una grande nostalgia di Tempo e Senso.
E la scollatura generosa e il caldo erano motivo d’eccitante ragione.
©
Michele Cologna
San Severo, martedì 15 agosto 2017
08:10:01
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