sabato 8 agosto 2020

Oggi 8 agosto, “La giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”

Oggi 8 agosto, “La giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”
.
.
.
Ho atteso.
Speravo che qualcuno delle amicizie ricordasse e pubblicasse.
Non mi sono mai sentito il primo della classe e non lo sono stato, neanche bravo.
Il necessario e mai bastevole, insufficiente.
Sedici persone sono morte e non nel proprio Paese.
Venuti in Italia per cambiare la loro vita, hanno trovato la morte.
Ragazzi a raccogliere pomodoro come schiavi al giogo.
Ho raccolto il pomodoro e so cosa significa.
Non mi sono risparmiato niente per onorare il mio ruolo di padre e per vizio pedagogico il figlio.
Leonardo l’anno dell’iscrizione all’università.
Ho fatto l’esperienza dell’emigrante quando recarsi a Milano s’incontravano i cartelli “Non si fitta ai terroni”.
Di più, “Cercasi lavoratori, no terroni”-
Ne ho parlato in altri scritti e spavaldo li ho sconfitti in casa loro.
Ovunque, e alle Ferriere Falk dopo pochi mesi di apprendistato duro ero capo reparto del “decapaggio”.
Anche all’Hotel Principe e Savoia dove ho iniziato come lavapiatti per approdare ad economo e m’hanno rimpianto.
Ma non debbo parlare di me e l’attesa consisteva nei morti di Marcinelle.
L'8 agosto è stata proclamata la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”.
Capisci Matteo Salvini?
E tutti i razzisti e apprendisti fascisti di questo governo?
Ieri davanti all’ipermercato Conad un moccioso in motorino e con casco ha apostrofato un ragazzo di colore lì davanti fermo, “Negro bastardo”.
Ho gridato nell’indifferenza di tutti e se avessi preso quel moccioso gli avrei fatto il culo nero a suon di calci.
Ho sentito dolore.
Il sorriso e la vergogna dell’insultato, la mia angoscia.
Nella giornata di oggi di sessantadue anni fa, morivano bruciati nella miniera di Marcinelle 262 minatori, di cui 136 italiani.
Gli italiani hanno dato il loro sangue nel mondo.
Come i “negri” di oggi insultati e sbeffeggiati dal governo del Paese e da un ministro misero e miserabile.
La villeggiatura, la pacchia, vedranno l’Italia in cartolina e scemate indecenti di questo tipo e la più becera, “prima gli italiani”.
Quando si pensa della materia umana un prima e un dopo, siamo al razzismo, al fascismo senza speranza.
Con i morti di Marcinelle i nostri 136 italiani morti, tutti i morti per razzismo e schiavismo.
Quei poveri sedici ragazzi venuti a morire da schiavi in Italia.
Non avrei voluto scrivere io queste parole, le avrei voluto leggere e la mano di qualche amicizia a vergarle.
Grazie a tutti coloro che si fermeranno a leggere e lasciare un cenno come saluto.
.
.
Michele Cologna
San Severo, mercoledì 8 agosto 2018
18:34:08
.
.
.
https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10216711470690191

https://www.facebook.com/michele.cologna

Nessun commento:

Posta un commento