Per il genetliaco di Ingrid 2020
Gli anni passano.
Come un fiume fluiscono e noi, letto che nulla può.
Ne sono passati d’anni, mia amata.
Ma l’immago tua è sempre quella.
Stessa de la poesia d’anni pur essa.
Pe’ sempre tu e lui, impotente.
Tempo.
Il rosso fuoco, purpureo e terso.
Attesa a le dita i
riccioli … ad aprire incanto.
Dolce a lo guardo il tatto e niuno, soffio
a raffrescare desio.
Questo il mio al tuo genetliaco, Ingrid.
Anche la poesia che ti riporto.
Auguri e la bellezza è.
Il sempre de l’Amore.
Michele
Rosso
fuoco, i riccioli aprivano
a
efelidi accese luci, e brucianti
soli
su schiusi labbri appoggiati
a
ninfe scarlatte, turgida attesa.
Vision
paradisiaca d’incredul cor,
desii,
occhi immaturi, tempestano.
Immobili
palpiti d’impetuosi echi,
su
‘l gargarozzo il fiato arrestano.
Tal
mi cala or ricordo, avanti a la
immago,
lentiggin tue splendenti,
e
testa ricci fuoco, e saette cerulo
sguardo,
e imberbe gioia assapor.
D’anni
bianco e tanti, la dimanda
sovviemmi
ancor, com’or le sarà?
Niuna
l’arriverà sì bella, solo età!
Vero,
magia scipperebbe a l’idea.
Michele
Cologna
Copyright© 2009
(18/09/2009
19.13.23)
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