venerdì 1 gennaio 2021

Vediamo, come parlare a un bimbo

 

Vediamo, come parlare a un bimbo
 
 
Tutte le favole iniziano con un c’era una volta.
Anche la realtà.
Dopo la guerra stava un partito ideologico che faceva paura.
In verità a ragione, non mangiava i bambini, ma chiunque non la pensava allo stesso modo suo.
La realtà era quella che doveva piegarsi alla dottrina e fiumi d’inchiostro e intellettuali.
Nuovi crociati senza Dio.
Dall’altra parte stavano i veri crociati, quelli che in nome di Dio ammazzavano Dio.
Ma poiché era ed è pratica millenaria dell’uomo, nessuno li temeva.
E si eresse il muro della “conventio ad excludendum”.
Il latino è d’obbligo per la sintesi, ma potete pensare al “Muro di Berlino”, la stessa cosa.
Meno rozza e non si sparava.
Nessuno spargimento di sangue, ma quante vittime.
Quante, e la miseria divorava carni e menti.
Gli esclusi erano tanti e facevano paura e così alla conventio ad excludendum, venne affiancato, anche questo non dichiarato e sempre negato, un patto scellerato, il “consociativismo”.
Cosa significa?
Io ti faccio opposizione, ma non arrivo alle estreme conseguenze.
Tu mi concedi quel tanto che non mi porta a sovvertire il tutto e mi fa tenere a bada i miei miserabili affamati e miserrimi.
Funzionò.
Così una parte sempre al governo e con l’inamovibilità ogni nefandezza.
Dall’altra parte la conquista, seppure spezzettata, di fette di potere e di governo.
Due eserciti in guerra, uno nelle cinta della città a governarla, l’altro ad assediarla e ne espugnava dei pezzettini, non con le armi, con la concessione.
Chiaro?
Potrei fare esempi fattivi in tutti i settori della vita civile, sociale, politica, amministrativa, culturale, comportamentale.
Ma siamo in un discorso generale e disperderci nel particolare fa perdere l’insieme.
Gli unici uomini che avevano compreso il disastro furono Aldo Moro ed Enrico Berlinguer.
Ma furono sconfitti dalla vita e dalla storia.
Questa pratica sciagurata coronò la sua storia con il Referendum Costituzionale del 2001, la riforma del Titolo V.
Lo spezzatino governativo aveva raggiunto il proprio massimo e il limite.
Nessun potere, alcuna forza politica al Governo del Paese.
Il potere e il governo diffuso dato in mano a dei satrapi.
Quando Dario portò l’Impero Persiano alla sua massima espansione per poterne conservare il dominio fondò le satrapie affidandole ai satrapi da lui nominati.
E fu questa trovata la fine dell’Impero.
Da noi il Titolo V e le Regioni, le città.
Sindaci e Presidenti di Regione.
Lo Stato vuoto di poteri veri perché non amministra più niente.
Non voglio fare nomi, ma per avere l’idea pensate ognuno al vostro “Governatore”.
Io nella mia Puglia, Michele Emiliano.
Dio mio!
Anche segnandoti non ottieni grazia.
Allora?
Va ricomposto il Paese e il governo d’esso.
Nessuna “conventio ad excludendum” perché produce i Salvini e la Meloni, come non manterrebbe mai in vita un Conte e un Di Maio.
Grillo.
Un buffone prezzolato il “deus ex machina” della Nazione Italia.
È follia, follia, follia!
Anche l’informazione prezzolata e militante è follia.
La spartizione d’essa con i soldi pubblici.
Che brutta favola!
Il c’era una volta non finisce con la storiella, continua e solo la consapevolezza può.
 
Copyright© 2021 Michele Cologna
San Severo, sabato 2 gennaio 2021
07:59:59
 
 
 
 

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