giovedì 28 gennaio 2021

La moneta di scambio dell’Umanità

La moneta di scambio dell’Umanità
 
Certe volte e ti soffermi a pensare cose e ti si presenta un quadro al quale non avevi mai posto occhio così da vicino e con tanta nitidezza.
Il “Falso”!
Non l’aggettivo, il sostantivo.
Ciò che non corrisponde a verità e perciò reato.
La falsificazione della verità è passibile di riscontro e se accertata intenzionale, quindi colpevole, è sancita con pene pecuniarie e coercitive.
Tutti, tutti e nessuno escluso è propenso a dichiararsi falso.
Ma, e nell’avversativo ci perdiamo.
Chi è passibile di reato e chi no, ma non c’è Nessuno, lo ribadiamo?, “Nessuno” che non abbia fatto ricorso al Falso e lo sia stato.
Poi la scala dei valori, e, essendo moneta corrente, ne valutiamo la corposità della e nella spesa.
Al mercato della verità, tutti ci presentiamo con questa disponibilità illimitata di denaro e la zecca a battere moneta, ognuno di noi.
Poiché Alcuno è pronto a dichiararsi falso e tutti giureremmo sulla Sacra Bibbia la nostra immacolata purezza, scorro un po’ la mia vita.
Sono stato falso e ho subito falsità.
Fin dai primi passi per amore.
Evitarmi la sofferenza d’essere escluso e la gelosia.
Legato a mia madre e non le lasciavo mai il lembo della veste al quale mi attaccavo.
Sì è vero, avevo due anni e ricordo benissimo la sofferenza, ma accarezzavo la sorellina per stare vicino alla Mamma e nella carezza falsa soffrivo due volte.
Capivo che la sorellina stava male e per morire e le lacrime, le carezze, le preoccupazioni di mia madre che non erano per me.
Neanche quelle di mio Padre e alcuna attenzione a me come il medico, don Pasqualino.
Sempre pronto a farmi complimenti e nessuno sguardo.
Il bambino e un piccolo trattato di educazione al falso.
Falso dolore per la sorellina, ma vero nella colpa e la grande sofferenza.
Per gelosia e desiderio d’amore, di attenzione.
Falso per non mostrare il vero.
In quella circostanza le attenzioni scippate con moneta falsa erano ripagate con la stessa?
Tanti altri episodi ad esempio potrei portare del fanciullo e poi del giovane.
Dell’uomo e gli amori, le relazioni e gli impegni.
Il lavoro e la ricreazione.
Quella palestra del bambino è esercizio della vita.
Di ogni vita.
Allora?
Dobbiamo concludere che il falso è la verità?
Che l’uomo è falso anche nella sua verità?
Sia soggettiva che oggettiva?
L’unica verità di ogni relazione familiare, sociale, civile, politica, affettiva è la falsità?
La vera e unica moneta di scambio in ogni relazione?
Sarei tentato all’affermazione positiva, ma consapevole che non sancirei verità.
Perché l’unica e vera Verità è che non esiste verità.
Siamo tutti falsi e veri a perdere.
Questo nel mondo dell’etica, della morale, dell’interiorità, della introspezione, ma …
C’è il mondo della realtà relazionale che non sta alla morale e all’etica, ma al diritto strutturato che li comprende nella oggettività riconosciuta.
Ringraziando il Cielo, quindi, ci difendiamo dalla verità del falso con la positività del Diritto che sanziona il falso quando produce illeciti riscontrabili danno alla collettività, all’oggettività, alla soggettività.
Forse è ora che questo reato considerato minore, ma che ha appestato la civiltà dell’uomo globale, venga sanzionato e perseguito a ogni livello.
Riporto un po’ di immagini che sono la manifesta falsità nel tempo del positivo non sanzionato.
Cosa che alimenta il falso positivo e fa adepti consapevoli e inconsapevoli e distrugge diritto e civiltà. 
 

 

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