mercoledì 13 gennaio 2021

… e poi il coraggio

 

… e poi il coraggio
 
 
Si dice e non l’ho mai usato.
“Gettare il cuore oltre l’ostacolo.”
Mi sembra un po’ cretina l’affermazione.
Questa mattina la conferma.
Il falso e la pavidità.
Il coraggio non si addice al falso e tanto meno al pavido.
Se debbo dare dell’imbecille a uno, lo affermo e mi carico delle responsabilità.
Tutte.
In politica, nella vita, nell’appartenenza e lo schierarsi.
Anche negli affetti.
Qui il dolore è indicibile.
Ma l’affetto, l’appartenenza non può obliterare la sostanza.
Se ho avuto in sorte affetti miserabili, con dolore e coraggio debbo giudicarli e affermarlo.
Perché l’onestà intellettuale è la priorità su tutto e tutti.
Non è così per tanti e direi assai.
I pochi altri si possono contare.
Esempio, anzi ne faccio più di uno.
Matteo Renzi è la persona con la quale non prenderei un caffè.
Non gli rivolgerei il saluto, capirebbe e mia nonna materna, analfabeta ma intelligente e pratica assai, usava un detto formidabile, “cazzo per candelabro”.
Scambierebbe il saluto per accondiscendenza alla sua dabbenaggine maleducata.
Niente saluto a Renzi e neanche per sogno a Berlusconi.
Come Riina e privo dell’infamia che si manifesta nel Male.
Di Maio, il deficiente moccioso che si succhia il muco e pensa sia nettare.
Grillo, il corruttore.
Ha rovinato una generazione di giovani e corrotto uomini all’intelligenza del giudizio.
Non ha saputo educare il figlio stupratore e non zittisce per la vergogna.
Conte!
L’uomo per caso.
Per caso avvocato degli italiani, per caso Presidente del Consiglio, per caso popolare e direi agli sprovveduti.
Quisquilie Salvini, Meloni e tanti indecenti della nostra politica miserabile.
Trump e la democrazia e la censura.
Trump è uno psicopatico criminale sceso in politica.
Peccato che se ne siano accorti a mandato scaduto.
La Democrazia americana ha retto.
La censura, ho qui su questo network espresso che non è mai cosa buona.
Mai e per fermare i criminali si usano le leggi proprie.
La censura è l’arma delle dittature.
Trump è un criminale e la sua condanna va pronunciata dal Diritto che ha proprie leggi per difendersi anche dal falso e la menzogna organizzata.
Non l’ha fatto per quattro lunghi anni.
I social rigoristi fanno ridere.
Negli anni scorsi?
Però!
Se io utente del social scellerato che ha permesso di tutto e ora si fa rigorista perché il vento è cambiato, mi dichiaro esterrefatto della censura e mi iscrivo al social del calunniatore e criminale, a chi la do a bere?
Agli scemi certamente.
Operazione squallida, prendo a pretesta la censura per poter dichiarare quelle simpatie e appartenenze che per viltà non ho mai avuto il coraggio di palesare.
Come le critiche di Renzi, quelle del primo momento, bugiarde perché l’individuo persegue solo l’ambizione personale.
La verità non necessita di bugie per affermarla, uomini e donne di poca fede.
Con pena.
Quanto è misero l’uomo!
Quanto è poco, amiche e amici, lettori!
Così ti capita di vedere amicizie che sebbene avessi compreso l’ambiguità, prendono coraggio e si iscrivono al trumpismo a modello di paladini della democrazia.
Suvvia!
Voltaire, quanti giri nella tomba, poverino.
 
 
Michele Cologna
San Severo, mercoledì 13 gennaio 2021
09:30:10
 
 
 
 

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