Stamattina …
o de “il signore è il mio pastore, non manco di nulla”
Un peso.
Grave che schiaccia.
Il petto, il respiro, lo sterno, la mente.
Pensi la fine.
Senti il dolore.
Di assenze ancora più dello schiacciamento.
Fatica il respiro e lo cerchi in affanno.
Di padre e madre, sorelle e fratelli, figli e nipoti.
Inali la mancanza che pugna l’accesso.
Ti pensi e sei malato e non capisci se il virus, un disturbo, o di anni.
Si affaccia il sole e ti giova.
Alleggerisce come la speranza di un’attesa che non sai.
Speri.
Cosa?, e l’interrogativo naufrago naviga il silenzio.
Non di udito e ragione, deriva di bonaccia.
Copyright© 2020
Michele Cologna
San Severo, sabato 10 ottobre 2020
07:39:49
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