Epigono
Resto, moneta fuori corso e più spendibile.
Sfrido di un tempo doloroso, e nel segno della misura, grandioso.
Cascame di una civiltà millenaria e sepolta in fretta.
(Quale suicida, e senza alcuna celebrazione.)
Epigono di senso andato, e al banco merce avariata.
T’aggiri fantasma tra non udenti vocianti e ciechi.
Maschere ridenti dietro informi e mutanti vessilli.
Emancipati di storia e prospettiva.
D’appartenenza.
Né memoria, né futuro.
Presente assente.
Vincoli sciolti.
Senso destrutturato e in una socialità liquida affogato.
Parole senza peso, fiati d’ombre.
Famiglia e Onore, Patria e Dio, desueti concetti.
Michele Cologna
San Severo, domenica 19 ottobre 2014
Copyright© 2014 Michele Cologna
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