Il sibilo del vento ...
Il vento che soffia impetuoso, ricordo ancestrale del respiro del
creatore, che nell’amplesso consuma il piacere, ci riporta nel caos
primigenio.
Sentiamo noi partecipi della natura che ci ha modellati nel corpo, pensiero, sensi, emozioni…
Il sibilo, che attraverso le fessure si dichiara, entra nelle nostre
ferite e ci richiama alle sensazioni vissute e il ricordo ci
annichilisce a sé.
Il tempo si è bloccato e l’aria stagna ci inonda…
Tormenti, piaceri, dolori, amori, gioie… in passerella esibiscono le tinte che ora sfumate ci affascinano nel respiro assente.
Gli occhi nel vuoto ora spostano la memoria e la vita riprende il respiro…
È solo vento che fischia sui vetri che schermano l’anima al mondo.
Michele (25/10/2009 9.03.12)
https://www.facebook.com/michele.cologna
"Il vento che soffia impetuoso, ricordo ancestrale del respiro del creatore" ... Ed affiorano ricordi legati all'infanzia: il vento sulle dune ed io piccola che miaddormentavo in una culla color amaranto. Si era alla Casa rosa del nonno, sul Mediterraneo. I tuoi versi sono magia che rinnova profumi. Hai sentito fischiare il vento sulle ginestre odorose di salmastro? Grazie, Michele. Dalle tue alle mie riminiscenze.. <3
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