venerdì 23 ottobre 2020

Il Confutabile e la Verità … la Democrazia

Il Confutabile e la Verità … la Democrazia

La possibilità e il confutare.
Il confutare è lo strumento della verità.
Non c’è altro mezzo per arrivare a essa.
Sapendo però fin dall’inizio, che ogni verità ha la caratteristica della provvisorietà.
Per la scienza, la politica e qualsiasi affermazione che implica il concetto di verità applicata, la “possibilità di confutazione”, il confutare è la prova del nove.
Solo la fede ne è fuori, perché appunto essa implica un atto di fede e non la ricerca del vero.
L’affermazione senza prova della verità.
Funzione regina della possibilità di confutazione, la democrazia.
La possibilità del confutare è alla base della democrazia, la quale completa se stessa nell’azione incruenta del cambiamento.
Questo può avvenire a scadenze prefissate, oppure quando la verità conclamata risulta falsa.
Elementare Watson!
No?
Ebbene allargate lo sguardo a tutto ciò che ci circonda e controllate.
C’è data questa possibilità come uomini, cittadini e popoli?
No!
In rari casi la si pratica e quando, solo nella forma già svuotata dei contenuti.
Un rito e la processione dei fedeli.
Fedeli della democrazia: il paradosso.
La stravaganza di questo nostro Tempo tristissimo e povero.
Disumano.
Stati e Politica, Politici e Informazione, intellettuali e Comici, fanno concorrenza alla Fede.
Affermano, pontificano, sentenziano e i depositari della possibilità dell’esercizio del confutare senza voce.
Afoni.
Da una Chiesa, infinite chiese e sacerdoti sconsacrati.
Meglio, consacrati a un dio che ha permeato ogni cosa e uomo, il potere del denaro.
Tutti servi di questo dio blasfemo e crudele.
Sanguinario.
I soggetti, coloro sui quali e per quali la verità del bene e del positivo dovrebbe agire, fuori dal processo della formulazione e del riscontro.
Esclusi dalla loro verità.
Lo Spirito Oggettivo, il Governo della Cosa e del Popolo usurpato dall’arbitrio della verità senza riscontro di una élite del Potere elevatasi a Casta.
Lo spirito soggettivo che dovrebbe concorrere alla Sintesi che è la formazione dello Spirito Oggettivo, sotto i piedi.
Calpestato.
Ignorato e beffato, turlupinato.
Potere, Governo, Informazione la Trinità al vertice della piramide del nuovo dio.
E quando la parola non raggiunge più il significato, il senso?
Quando la fede fagocita la Parola?
E se tornassimo ad appropriarci con la parola del senso?
Tesi, antitesi e sintesi è il governo legittimo e la democrazia la pratica.
La possibilità di confutazione il riscontro.
Governo, informazione e formazione, leggi a essa sottoposti.

©
Michele Cologna
San Severo, domenica 23 ottobre 2016 - 9:07:21 -

N.B.
Il Moderno Stato di Diritto da cosa prende l’Autorità per essere rispettato da tutti, nessuno escluso e mantenere quella sacralità che ce lo pone subito dopo Dio?
Ricordate: Dio, Patria e Famiglia?
Per gli idealisti che poi sono i veri fondatori dello stato di diritto, dall’incarnare lo Spirito Oggettivo di un Popolo.
Questo è la sintesi dello Spirito Soggettivo di tutti i componenti quel popolo e in esso ogni cittadino aliena il proprio spirito soggettivo.
Perdi l’autorità su te stesso e la consegni allo Stato che racchiudendo tutti gli spiriti soggettivi ne fa le veci.
La sacralità laica e inviolabile dello Stato di Diritto che ha autorità dell’emanare le leggi che sono la positività di quel diritto.
Dopo vengono gli altri diritti quelli inalienabili che sono riportati dalle Costituzioni e la forma del Governo dello Stato.

***
Come diamo valore di scienza, di scientifico a un ragionamento, una “cosa”, una determinata scoperta …
Tramite affermazione apodittica, apofantica, o cosa?
Si può dare il titolo di scienza, di scientifico a qualcosa che in qualsiasi posto venga sperimentata dà gli stessi esiti.
Cioè la verificabilità, il principio di confutabilità consegna la verità scientifica, sebbene provvisoria, a una determinata cosa.
Questo è il metodo che si applica a tutte le scienze applicate.
La Politica e non la politica praticata, è una scienza applicata.
La Verità perciò, non è una intuizione ma un riscontro che ci viene dato dal principio di confutabilità.

***
La Religione.
Questa è fuori da qualsiasi verificabilità per l’impossibilità del riscontro.
Non c’è principio di falsificazione che possa applicarsi perché essa si regge su dommi e la fede.
La si accetta e si aderisce e ne fai parte da credente, oppure la rigetti e non ti riguarda.

***
La Democrazia è lo strumento che permette il cambio non cruento del governo di uno stato e concorre per il tramite dei partiti e i riti che essa contempla alla formazione dello stesso.
Apparentemente la verità non le appartiene.
Ma se dà la possibilità di governare quello Stato che racchiude lo Spirito Oggettivo del Popolo che è formato dagli Spiriti soggettivi dei cittadini, deve rispondere a quei criteri di verità?

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Mi scuso per la sintesi e la riduzione al necessario di concetti che andrebbero meglio articolati.
Ora con questi dati analizziamo ciò che è la realtà e quello che lo scritto “Il Confutabile e la Verità … la Democrazia” afferma.
La democrazia richiede necessariamente conoscenza e consapevolezza e questa si forma per il tramite della formazione del cittadino.
Il cittadino si forma essenzialmente attraverso l’informazione.
Quindi anche l’informazione dovrebbe risultare veritiera ed essere sottoposta al riscontro della verificabilità.
Non accade.
Politica, Governo, Informazione si sono trasformati in sede di verità assolute e pari alle religioni di non verificabilità.
I cittadini fuori da ogni possibilità di riscontro decisione.
E come credenti genuflessi turlupinati.
Pensavo fosse chiaro, più che chiaro direi lo scritto.
Non è stato così.
Spero non si offenda nessuno con questo mio, seppur sintetico chiarimento.
Grazie a tutti, amiche e amici.

michele

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