mercoledì 14 ottobre 2020

A proposito del dolore …

A proposito del dolore …
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Il Padreterno consegnò all’Uomo l’Eden con una sola raccomandazione, non doveva toccare l’albero del bene e del male.
La felicità perpetua nel posto più bello e desiderato, in cambio dell’ignoranza.
Cosa ci riferisce la scienza?
Che l’uomo passa da ludens a faber e inizia il suo percorso.
Da raccoglitore a produttore.
L’albero del bene e del male e la conoscenza.
Dal gioco e raccoglitore, a produttore e il comprendere.
Il lavoro minacciato dal Creatore nella fatica e il dolore.
La fatica e il dolore nella costatazione del percorso evolutivo.
Fatica e dolore.
Lavoro.
Vita e Senso.
Ho memoria di vecchi contadini e massari, braccianti della rinnegata e rimpianta civiltà contadina.
La loro serenità e la fatica, il lavoro e il dolore erano Grazia di Dio.
I figli “a padrone” davano nel dolore dell’assenza serenità: avevano il pane quotidiano.
“Dacci oggi il nostro pane quotidiano”.
Dalla serenità dell’accettazione, alla pretesa senza condizione.
Il lavoro non nobilita, mortifica e il dolore da abbattere.
Vita e senso si sono staccate e non camminano più insieme.
L’immortalità un’aspirazione praticata nella cancellazione della morte come necessità.
La felicità una ricerca disperata nel benessere tout court e la chimica, chirurgia e medicina.
Appartenenza sciolta in un “socialismo” privo di struttura.
Individui esasperati e narcisi.
Somatari senza senso e speranza, pretesa se non nell’immagine del sé glorificato.
Il senso una direzione di marcia verso il successo dell’immagine che dà felicità.
E la Potenza, l’Atto, il Gesto stemperati e annullati nell’asfittico dell’immediato.

***
La madre aveva curato il padre morto di ADS.
S’era ammalata a sua volta insieme a tre dei suoi quattro figli.
Lei bambina sgraziata nell’aspetto li aveva curati tutti seppellendoli.
Era sola nella sua Bellezza di Dea.
Il padre comboniano la presenta alla troupe di “C’era una volta …” che commuove e chiedono al padre se possono fare qualcosa per quella bambina martire.
Il padre chiede a lei e lei si schernisce.
Non vuole niente.
Insistono e insiste il padre, lei arrossendo chiede una caramella.
Ho pianto e ho cercato quella figliola, avrei voluto adottarla.
Sono trascorsi tanti anni e non ho dimenticato il volto, la bellezza e le lacrime ancora di questa mattina.
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©Michele Cologna
San Severo, venerdì 14 ottobre 2016
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