mercoledì 15 luglio 2020

Una mattina …

Una mattina …
Questa
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Non è inquietudine.
La conosco e ci siamo frequentati a lungo e ancora.
È rabbia che mi fa stringere i pugni mentre scrivo, quasi a riversarla nei segni.
Ma sto scrivendo di tutto e avrebbe dovuto scaricarsi.
Almeno un poco se non tutta e invece cresce.
Si riaffacciano pensieri da qualche tempo lontani.
Abbandonati lungo il cammino, quello che non ho scelto.
Una voglia distruttrice come una necessità per esserci.
Per continuare.
Non mi piace niente e tutto ha fetore di marcio.
Falso.
Una bugia, una indecente bugia lunga una vita e non la mia.
La vita.
Non c’è Dio e non ci sono Mani, c’è vendetta.
Una che grida al deforme che mi abita d’uscire per scannarlo!
Annientarlo.
Distruggerlo per indegnità.
Per offesa all’Uomo e al suo Onore.
Orgoglio calpestato dalla fisionomia falsa di buono, di democratico, di tollerante.
Di liberale e moderno.
Una spada per trafiggere il fratello che è in me e frena suggerendomi il non vero e m’inganna.
Vedere i suo sangue scorrere e constatarne la verità vile.
Era il servo che vestiva i suoi panni.
Il suo quello vero profumava di violenta passione e fierezza tanta da sfidare Dio.
Affrancate il prigioniero assassinandolo.
Lapidate l’indecente affinché emerga l’Uomo.
L’uomo che con dio parla da pari e senza timore.
Nessuno!
Dio lui, Dio io.
Potente lui, io di più.
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Michele Cologna
San Severo, mercoledì 15 luglio 2015 ore 11:15:14
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