venerdì 25 dicembre 2020

Per il compleanno e l’onomastico di Stefania Cologna

Per il compleanno e l’onomastico di Stefania Cologna
 
 
Era il giorno della tua laurea, Amore di papà e tu ascoltasti dai tuoi relatori la frase, “Che papà giovane, Stefania!”.
Andavamo a consumare al bar e tu orgogliosa.
Un po’ li compatii i tuoi professori, non sapevano.
Sì, avevo solo quarantanove anni, ma l’età anagrafica è un dato e non la verità.
Ero io quel giorno di luglio del ’97, l’uomo più vecchio della terra.
Si era realizzato il sogno, la mia Stefania s’era laureata.
Tutta la mia vita tesa a quel traguardo.
Se mi avesse raggiunto la morte, io stavo nel compiuto.
Ero “Dio” nel giorno del riposo dopo la “Creazione”.
L’età sta nei sentimenti, ti direi, se non sentissi il fardello degli acciacchi.
Ma sono sopportabili e io ho ancora tante cose da realizzare.
Per paradosso, l’età sta nelle cose da raggiungere.
Realizzare.
Ora tu, mia Stefania, ne compi cinquantuno e una montagna da scalare.
Monica e Riccardo e se me lo consenti, quelle speranze che io ho riposto in te per loro.
Sono le promesse a Riccardo e al sorriso di Monica, ma io ci credo.
Immagino e vedo ciò che forse io non riuscirò a completare e te e loro.
Perché l’eterno dell’uomo, Figlia amata, sta nella discontinuità dell’identico.
E io e te, i tuoi figlioli stiamo in essa appartenenza.
Ero vecchio io allora, tu sei giovane nonostante superi il padre di allora.
Hai tanto da fare, Amore di papà.
Non accarezzerò il tuo viso amato in questo anno tristo.
Quello di Monica e Riccardo e mi sciolgo per la commozione.
“Sono soggetto a rischio”, ancora non lo adotto come nome, ma è verità!
Spero d’essere risparmiato e rifarmi in appresso di te e dei figli tuoi.
Ma se non dovesse accadere, io sono felice di te e di loro, di tuo marito Stefano.
Buon compleanno, Stefania.
Auguri, figlia amata e sii forte!
Auguri a Stefano per l’onomastico e a Monica.
È bella e non trovo paragone.
Sei l’immenso del nonno, Monica.
Riccardo, tu l’infinito del nonno.
Perdona le lacrime che scendono.
Non fa niente e non preoccuparti per la risposta.
Io la conosco già anche se tu ci stai ancora pensando.
Sai, ieri sera son passato davanti allo specchio e con la coda dell’occhio ti ho visto.
Dicono tutti che ci somigliamo e io per la felicità fingo di non crederci.
Ma ieri sera non sono sfuggito alla trappola dello specchio e ho ceduto alle lacrime del tuo viso che non toccherò, e non so se ancora.
Festeggia la Mamma e il tuo abbraccio a lei sarà il mio.
Anche a papà e Monica, ti raccomando.
Mi sento rappresentato da te, Riccardo e m’ingegnerò per raggiungerti.
Ti amo, come amo Monica e il tuo Papà.
La tua Mamma, Stefania, che da quel 26 dicembre 1969 ha catturato il mio cuore nel più dolce sequestro.
Baci a tutti e buon Santo Stefano.
Nello scritto ho interpretato anche il pensiero della Mamma e la Nonna.
Sono cinquantatre anni di vita insieme e non volete che io sia lei?
Ci parliamo e comprendiamo solo con il tocco della mano la sera.
Vi amo.
 
 
Michele Cologna
San Severo, sabato 26 dicembre 2020
07:42:25

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