giovedì 31 dicembre 2020

Buon anno 2021

 

Buon anno 2021
 
 
Che strano pensiero questa mattina!
Se dovessi fare io un discorso alla Nazione.
Immaginate?
La prima cosa che direi agli italiani, “Miei concittadini, lavorate!”.
Progetto e lavoro.
Progettare e lavorare.
I sogni in questi due verbi ora negletti.
I diritti sono pari ai doveri.
Capite?
L’assistenza non è la regola, l’eccezione.
Reddito di cittadinanza e metterei fuori dal Paese costoro.
Anche un Paese che non dà le opportunità ai propri cittadini.
Le pari opportunità a tutti e alcun privilegio.
Poi ognuno a costruirsi il proprio vivere e futuro.
Un Paese che non si muove lungo queste direttive, si merita gli scervellati al governo e all’opposizione.
Gli elettori alla ricerca del rifugio alla loro inerzia.
La stampa asservita.
I Partiti le idee e il bene, il buon governo.
Non siamo all’anno zero e chi ci ha preceduto merita riconoscimento e servizio.
Correzioni il tempo e queste si chiamano riforme.
Direi a coloro che il 2020 “annus orribilis”, che l’orribile sta in noi.
Noi che cerchiamo il divertimento e godere, la felicità dell’effimera.
Questa ha la sua vita di un solo giorno, concittadini gaudenti.
E il tempo non è condanna all’affanno, è spinta al costruirsi per costruire.
Chiaro giovane che vedi solo la scorciatoia per impazienza?
La pazienza e l’attesa non passiva sono virtù che tu hai smarrito.
Io sono vecchio e la mia vita è stata un cammino a salire il Golgota.
Sempre in affanno e alcuna certezza.
Le mie forze e il sacrificio costante che soddisfa.
Ero residente a Baggio, via Delle Forze Armate al 333, lavoravo all’Hotel Principe e Savoia.
Il 33 che lì faceva capolinea, costava la corsa 15 lire.
Mia figlia stava per nascere e io potevo andare a piedi al lavoro.
Non so quanti chilometri siano, i milanesi possono contarli, ebbene il ragazzo che stava per diventare padre aveva garretti d’acciaio e nessuna paura.
Quindici minuti il tram e lui trentacinque, massimo quaranta.
La sua terra nel cuore e ha abbandonato il certo per l’incerto.
Ha costruito e si è costruito nel dolore e il lavoro e tutti, tutti lui li ha fatti.
Ieri, proprio ieri, ha concluso un suo sogno attivo e impossibile alla ragione degli altri e non alla sua.
Sorride da solo, il vecchio, ha in programma tante cose per le quali non basterebbe la vita sua, né quella dei suoi figli.
Ma ci crede e sta da anni ipotizzando l’impossibile che può cambiare natura nel possibile.
Gli dà felicità e senso, lo rende all’uomo.
I grandi architetti coloro che hanno strutturato i mostri abitativi e città inospitali, stanno pensando a piccole realtà per forme di vita più consone al vivere che s’è separato totalmente dalla natura.
Banale, no?!
Ci voleva tanta scienza?
Il virus e la pandemia in campagna non esistono.
Ma c’è tanto lavoro e io ormai vecchio, non trovo lavoranti e sono costretto all’inattività che distrugge sia il pensiero che il futuro.
Che discorso strano e certo nessun politico e uomo di potere e governo.
Mai verrà formulato e ascoltato.
Ristoro e assistenza a tutti e la felicità nella prospettiva.
Godere e consumare e divieti, divieti e nessuna iniziativa e volontà.
Solo quella dello scervellato di turno al potere e al governo.
E quel grande storico dell’arte morto pochi mesi fa, voleva che io non scegliessi neanche il colore da dare ai muri delle mie case costruite solo con il mio lavoro e il mio sacrificio.
Tutti Dio!
Il mio Sindaco, il mio Governatore, il mio Presidente del Consiglio e non vorrei mandare a fare in culo l’anno 2020, ma costoro.
Loro e solo loro e tutti gli scervellati delle promesse e gli attendenti.
Buon 2021 e ho detto al mio elettricista ieri, che chiedeva all’anno nuovo d’essere diverso da questo, se era disposta a cambiare lui.
Perplesso, perché?
“Se tu cambi anche l’anno che sta per entrare cambierà!”
“Ma io posso solo peggiorare”.
E, “Amico mio, l’anno che verrà con te sarà peggiore!”
Un caro saluto e negherò fino alla morte di avere io scritto queste cose orribili.
Origliavano gli spioni del Tiranno e la vecchietta pregava, “Dio mio, fai campare questo re”.
Perché?
Era il migliore nel peggioramento progressivo.
Ma io concludo invocando vita brevissima all’avvocato che io non ho scelto e chi lo sostiene.
Ma vi prego credetemi, vita breve e solo politica, per il bene dell’Italia e gli italiani.
Buon anno 2021 a tutti.
 
 
Michele Cologna
San Severo, giovedì 31 dicembre 2020
08:36:05
 
 
 
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