domenica 15 novembre 2020

Padre nostro

 

Padre nostro
 
Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il Tuo nome
venga il Tuo Regno
sia fatta la Tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione
ma liberaci dal male
Amen.
 
Ebbene cambierà il Padre Nostro e “il non ci indurre in tentazioni” diventerà "non abbandonarci alla tentazione".
Perché?
La motivazione un problema di traduzione.
E che il Padre non può condurre alla tentazione il Figlio, ma solo proteggerlo.
Non abbandonarlo.
Mi permetto di dissentire e lo spiego.
“Indurre in” è diverso da condurre, portare, destare, suscitare …
È, se mi è consentito, proteggerci da …
Io ho autonomia di giudizio e azione e posso fare e decidere quello che voglio, con l’ausilio della preghiera, chiedo al Padre mio di proteggermi.
Prendersi cura di me prima del pensiero e dell’azione.
Ho mantenuto la libertà mia che sono il solo responsabile di me stesso.
Cosa cambia con il “non abbandonarci alla tentazione”?
Io sono un soggetto bisognoso d’aiuto.
Le ragioni, o sono insufficiente e quindi limitato, oppure manco della libertà necessaria ad operare.
Oppure entrambi e quindi un minorato di fronte alla vita e alla mia volontà.
Salta il “Libero Arbitrio” e l’Imperativo Categorico principio d’ogni morale e dell’Etica.
Il “Tu Devi” viene annullato.
A un handicappato non si dice “tu devi”.
Si tiene conto del suo handicap e lo si aiuta.
Non lo si lascia solo, non lo si abbandona.
Vedete cosa implica il cambiamento di un termine?
Capovolge la visione dell’Uomo di fronte a Dio.
Nomina sunt consequentia rerum e oggi l’uomo precipitato nell’ignoranza abissale e senza rimedio ha mutato la propria essenza?
Anche Dio per il tramite del Suo Vicario sulla Terra deve rassegnarsi all’uomo handicappato?
Francamente è disarmante e mi chiedo nelle mani di chi è il governo e quindi il potere?
Niente si salva dal cretinismo imperante e la Chiesa, gli uomini del governo d’essa l’assecondano.
Sono un uomo e mai nessuno mi porterà ad abdicare dalla qualità Uomo.
Il Padre Nostro lo recito ogni mattina pur non essendo praticante e fedele.
È parte sostanziale della mia cultura, della mia civiltà, della mia tradizione e continuerò a declamare quel “non indurmi in tentazione”.
Sono geloso della mia Libertà anche di fronte a Dio che non mi ha voluto marionetta o handicappato.
Ma Uomo, solo Uomo.
 
Michele Cologna
San Severo, giovedì 15 novembre 2018
18:15:43
 
 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento