martedì 10 marzo 2020

Per il mio genetliaco 2020


Per il mio genetliaco 2020

Non ho mai festeggiato il mio compleanno.
Mai.
In verità non ho mai festeggiato niente a me riferito e posso ripetere il mai.
Mi frena qualcosa oltre la condizione.
La condizione è stata sempre in affanno, ma oltre essa c’è un quid.
Non riesco a scioglierlo.
Comprenderlo.
Un dolore e ad ogni compleanno ho pensato alla mamma mia.
Ho scritto in orizzontale e in verticale.
Ho pianto.
Sentito la sua gravidanza nel dolore mia.
Mi sono immedesimato e non come atto dovuto, per sentire genetico.
Ontogenesi a pelle.
Questo di oggi, dei miei settantadue e non sento niente.
Né soddisfazione dell’anno che passa, né rincrescimento per Lei che si avvicina.
Pensiero che è presente sempre e non certo l’accentua il calendario.
Mi tormenta l’incompiuto e non la morte.
I giorni divorano il possibile dell’incompiuto e ti scava.
Un fondersi che non dà pace e non dà pena.
E la speranza un’amputazione.
Non cedo e lo sguardo a l’Immenso.
La mattina mi gonfia il petto e oggi c’è un misto che incanta.
Sole e Nuvole, Luce.
L’infinito dentro e non del pensiero, dell’immagine.
Al mandorlo in fiore.
Al verde che riflette.
All’ulivo percosso.
Alla vita.

A mia moglie Tonia.
A Stefania, Leonardo, Barbara e Pamela.
A Monica, Riccardo, Carol e Matilde.
A tutte le Amicizie, la mia famiglia allargata qui sul net work.

Grazie.

Michele Cologna
San Severo, martedì 10 marzo 2020
09:16:26




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