martedì 3 marzo 2020

Amicizia


Amicizia

Si chiamavano amici.
Davanti al nome l’appellativo.
Che ferocia!
Le parole servono agli uomini per mascherare la loro ignominia.
E una volta operato il vulnus, questi la parassita per sempre.
Accostato al senso vero, vivrà il degenerato se non usurpandone addirittura il primitivo.
I democristiani si davano l’appellativo di amici.
Uomini uno contro l’altro armati e per bande.
Ma “amici”.
Non si offenda nessuno, cito loro perché voglio parlare dell’Amicizia.
Ma potremmo sull’appellativo compagno e dovremmo contare milioni e milioni di morti ammazzati.
Anche Facebook ha scomodato questo termine.
Tutti “amici” su questo social a consumarne nell’appellativo il proprio appetito.
Un mondo variegato dove vive di tutto.
E l’Amicizia olocausto.
Si fa sfoggio del numero in amicizie e “mi piace”.
Più ne hai, più vali.
Sei bravo e vero amico.
Poi ci difendiamo e diciamo è il virtuale.
No, nel virtuale riportiamo il vizio del reale.
Con delle accentuazioni.
Sono stato uomo pubblico e ho avuto migliaia e migliaia d’amicizie.
Tutte si sarebbero immolate in nome d’essa.
Sorrido.
Non amaramente, no!
Si sarebbero immolate all’interesse loro che vedevano in te.
Vogliamo dire che si riscontra anche tra fratelli?
Possiamo dirlo senz’altro, ma qui l’amicizia non c’entra.
Ci passeggiavi, consumavi qualche cena, qualche gita, uno spettacolo, una parte della vita insieme, ma era amicizia?
No.
Conoscenza stretta con quell’affetto che la frequentazione crea.
L’amicizia è altro e se mi riesce cerco di spiegarla.
Posso dire che ho avuto un solo amico nella mia lunga vita.
L’amicizia è amore e noi per esso ci cercavamo.
Senza interessi né palesi, né nascosti.
Neanche omosessuale, rigidamente etero entrambi.
Amicizia così vera e intensa da allarmare.
Ingelosire gli affetti.
“Non si spiegavano quei due”.
È brutto riportare ragionamenti e poi di persone che non sono più in vita.
Poche persone non hanno mai visto in questa amicizia altro che l’amicizia e sono mia moglie e i miei figli, la mia mamma e la sua mamma.
Tutti gli altri pensavano al plagio e io ne ero l’oscuro maestro.
La vita separa e la nostra non è sfuggita alla regola.
Ma l’amicizia?
È intatta, sì!
Io ci ragiono ancora con lui e tante volte in sogno.
Anche lui e nelle promesse di ripristino nonostante le mie divertite rampogne.
Mi sentii apostrofare “lazzarone” e preso da un abbraccio alle spalle.
Questo qualche anno fa.
Era lui.
Incontenibile la gioia e d’essa le lacrime.
Ci raccontammo e senza pause d’anni eravamo noi del sempre.
Anche dei decessi.
Mi rimproverò d’averlo lasciato solo.
Era solo.
Anche io ero solo.
Non l’ho mai rimproverato, anche se molte volte ho pensato che il “lazzarone” poteva anche chiamare, farsi una capatina 
Specialmente quando Tonia o qualche figlia l’incontravano e mi portavano i suoi saluti.
Il suo posto nel mio cuore non l’ha occupato nessuno.
Mi ha confessato in un abbraccio di qualche mese addietro l’identico.
Anche che ormai in pensione e libero da impegni pedagogici sarebbe ritornato l’antico sodalizio.
Una solenne mia risata seppellì l’affermazione dal senno fuggita.
Niente si ripristina.
Ma ciò che è, mai si cancella.
Amicizia è indelebile amore senza storia e tempo.
Un bacio della Fortuna.

Michele Cologna
San Severo, martedì 3 marzo 2020
09:14:55




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