Balconi e finestre, il canto
Non mi reco in città da lunedì scorso.
Sto benissimo in campagna e solo.
Forse domani e con mia moglie per fare un po’ di spesa.
Vivo la realtà di questi giorni funesti, informato dai
media e sul social.
Non vado sulla Home, leggere i post quasi sempre deprime.
Non per cosa, insensatezza.
Intollerabili gli spot di chi scopre la casa.
Di una pochezza e sfrontatezza, imbecillità non comune.
Non poteva che essere così!
A chi sono affidati?
Pensate, pensate a coloro che sono stati i sani diffusori
dell’imbecillità in quel tempo remoto senza coronavirus.
Tempo remoto?
Consumiamo tutto così in fretta e con leggerezza di
testa, che un giorno è un infinito niente.
Perché, perché?!
Uscire al balcone, alla finestra e cantare.
Plausi e applausi, gli italiani sono meravigliosi.
Mi sento fuori e se non avessi la formazione culturale
che disgraziatamente mi ritrovo, mi sentirei un diverso.
Un cretino diverso che non capisce.
Può darsi che sia tutte e due le cose, mi rincuora, però,
che i nostri antenati immediati e antichi, erano come me cretini ed ottusi.
Cosa c’è da gioire, cosa da cantare.
Una tragedia e mi viene in mente quella donna malata di
tumore agli ultimi giorni di vita, che veniva trattata con il Prozac.
Chiedeva ai medici di farla morire con dignità, non
poteva lasciare la vita come una deficiente che rideva, rideva del proprio male
e la propria morte.
Cosa c’è da cantare.
Non si deve pensare?
Pensare significa riappropriarsi dell’uomo e non deve
accadere?
Non deve accadere per esempio che uno pensi che Trump è
un grande bluff e farabutto.
Che Bolsonaro è un uomo di merda?
Peggio di tutti e due insieme l’altro, Boris
Johnson?
È vero, anch’egli con i capelli gialli!
Mi sto convincendo che tutti gli uomini
con i capelli gialli siano destinati al comando per meglio esprimere dell’uomo il
peggio del peggio, del peggio.
Anche la delinquenza al governo del potere,
quello che pensa senza vergogna e dichiara d’abituarsi a “vedere molti propri
cari morire”.
Non c’è Dio, ma se ci fosse, togliere a lui: la mamma e
il padre, la moglie e i figli, i nipoti e cancellare dalla faccia della terra tutta
la sua stirpe di uomini aborto.
Forse gli italiani al balcone e alla finestra …
Perché cantando non debbono pensare.
Chi voterebbe poi, un Trump, un Boris Johnson?
Chi, a noi più vicini, un Zaia, Fontana, Salvini, Di
Maio, Renzi?
Infinita sarebbe la lista, ma mi fermo.
Anche questo pezzo.
Michele Cologna
San Severo, domenica 15 marzo 2020
08:47:54
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