mercoledì 6 gennaio 2010

Tutto e niente...

Vivo sognando e nel sogno mi riconosco la vita che vivo nell’attesa del sogno.
La finzione mi ruba la scena nella vita e recito la vita che vivo.
Tutto è sogno.
Tutto è finzione.
Niente è vita se non dietro le imposte che mi separano dal mondo dei vivi.
L’altro che mi chiama, mi suggerisce la parte che vivo nel sogno.
Niente è sogno.
Niente è finzione.
Il sogno un balcone che sporge su una finestra che affaccia alla vita che recita se stessa in assenza di sogno.
Anche questo scritto è un sogno che non ho sognato, ma che ho redatto sognando una vita recitata.
Tutto e niente, e nell’intercapedine la vita che si sogna fingendo.
E ai margini in parallelo la finzione e il sogno che si sostituiscono alla vita.

Michele (07/01/2010 0.19.00)

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