venerdì 1 gennaio 2010

Amore pavido?

Un grumo di sentimenti… mi danno pianto.
Gioia.
Vorrei correre per venirti incontro…
stringerti…
e lacrime di cristalli mi feriscono.
Sanguina il mio cuore…
Morire… e nelle tue parole la vita.
Nella tua bellezza… scioglier gli anni.
Ne l’occhi, il tempo scorso di te privo…
è stata condanna d’innocente.
Limpida… tu e l’effige m’agita, la mia d’amor macchiata.
Sfuggo, e i sensi disinibiti volgo in innocenze,
e prospettazioni di filiazioni smorzano il piacere.
L’aspetto tuo donna vince e femmina ti sento…
e il particolare sollecita la passione che spegne
se stessa, ingannandola, nella commiserazione.
È misero non aver del cuor l’ardire?
Vigliacco non specchiarsi riflesso?
E il tempo macera lacerazioni…
Risposte smorzate nella cenere che soffoca…
non spengono il fuoco e la brace illanguidisce.


Michele (01/01/2010 21.04.38)

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