martedì 29 giugno 2021

Non possono stare insieme, no!

Non possono stare insieme, no!
 
Il diritto positivo è certezza e non presupposto tale.
Ciò di cui è portatore può stare solo nell’azione e non nelle intenzioni.
Nemmeno nelle attenuanti.
Se hai rubato, sei ladro!
Hai ammazzato?, sei assassino!
Ai rei la pena.
All’assassino quella contemplata per chi ammazza.
Al ladro, quella di chi ruba.
La pena non nello stesso luogo dell’assassino e del ladro.
Differenti i delitti, differenti i luoghi dove scontare la pena.
Le attenuanti e il giudizio d’essi?
Nella detenzione e solo in essa e non a mitigare, a recuperare e non alla libertà.
Porta per sempre chiusa, come non tornerà mai in vita chi hai ammazzato.
Se così fosse, avremmo nelle carceri criminali di ogni genere, e non come ora criminali solo i cretini che sono quasi sempre gli sprovveduti e senza soldi per avere una buona difesa.
Hai ammazzato perché hai sentito le voci?
O perché … le più disparate ragioni?
La condanna è l’ergastolo, perché chi elimina una vita, non può più disporre della sua libera.
Poi nell’esecuzione dell’ergastolo se sei pazzo, con gli ergastolani pazzi.
Se sei solo assassino e feroce, con gli stessi della tua specie.
È vero, non lavorerebbero più gli psichiatri giustificazionisti e gli avvocati “il ragazzo non si è reso conto di ciò che ha fatto”.
Questa deficiente inopportuna, ha inferto le stesse coltellate date alla figlia ai genitori che hanno ascoltato.
Si ritiene il proprio assistito pazzo?
La perizia non ti solleva dall’ergastolo, ma differenzia solo il luogo detentivo.
E cara, Signora avvocato d’alcuna accortezza e sensibilità, il tuo “ragazzo” sconterà l’ergastolo tra i pazzi che come lui non si rendono conto dell’assassinio.
Ritenete che avremmo ancora pazzi a commettere assassinii?
Il Diritto Positivo deve essere certezza senza attenuanti e la pena identica per tutti.
La Morale deve sottendere la formulazione del Diritto e non l’esecuzione di cui esso è portatore.
Forse non avremmo neanche GIP che liberano coloro che hanno per denaro assassinato 14 persone manomettendo la funivia.
Questo imprenditore, a sua affermazione pulito, ha già altri delitti a suo carico.
Guarda caso aveva manomesso la pista di bob con relativo assassinio.
Un habitué del delitto.
Un’altra cosa che mi sta sullo stomaco da anni e che non viene affrontata da pavidi politici e giuristi, le morti stradali.
È una piaga e non se ne può più!
Se ti metti alla guida ubriaco, drogato e ammazzi, sei assassino e basta!
Se c’è il limite di velocità e lo superi e ammazzi, sei allo stesso modo assassino e senza attenuanti.
Ti do l’ergastolo e poi hai tanti anni per comprendere il tuo delitto e non qualche mese di pena.
Vedersi ammazzare un figlio da un criminale che dopo qualche anno torna ad ammazzare e si fa anche la risatina.
Ministro Marta Cartabia e giuristi tutti, di questo necessita la giustizia e la civiltà giuridica.
Anche d’altro, ma al cittadino interessa che avendo delegato allo Stato il proprio Diritto, questo sia tale nella realtà e la certezza.
La strage di Donne senza fronzoli giuridici e pseudo tali, sarebbe governata.
E nessun marito assassino potrebbe affermare, “con qualche anno di pena, ma lei non deve più vivere”.
Chi toglie la vita a qualcuno, nello stesso momento ha tolto a se stesso la libertà per sempre nel “fine pena mai”.
Mai!
E né premi comportamentali, né franchigie e sconti di pena.
Si muore in carcere come colui/colei che hai ammazzato e sei fortunato, perché ti viene fatto grazia della tua vita.
Perché?!
A nessuno, nessuno, capisci assassino, è data facoltà di sopprimere un’altra vita!
E lo Stato che mi rappresenta non può darti la morte che meriti.
 
Michele Cologna
San Severo, mercoledì 30 giugno 2021
07:09:49
 
 
 

 

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