mercoledì 9 giugno 2021

L’Estraneo

L’Estraneo
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Lo sono o mi sento?
Vorrei capire.
Comprendermi.
Da sempre e non mi sono mai sentito parte di qualcosa.
In ogni adesione, anche la più entusiasta, un’applicazione.
Un’aggiunta.
Pezza da poter staccare in ogni istante senza che il corpo ne subisse alcun danno o modificazione.
Un pantalone rappezzato, gli togli la pezza, resta pantalone.
Sempre.
Io sono quella pezza.
Ininfluente e in aggiunta.
Massima funzione coprire uno strappo.
Non c’è stata mai una cosa che mi abbia coinvolto totalmente.
Reso parte del parziale o del tutto.
Corpo estraneo in ogni circostanza.
Il Festeggiato mai.
Anche in casa, quella nativa e l’altra da me costruita.
Superfluo.
Appendice che non muta il senso della vita alla quale è accanto.
Appesa.
Bambino, adolescente, giovane, uomo, vecchio.
Una costante, superfluo nel tempo.
Aporia del vivente.
Come una recita del tutto e niente di vero.
Una finzione.
Tanto dolorosa, ma pur sempre finzione.
Dolore di una bugia mancata.
Una verità mai raggiunta.
Non sono stato mai bravo e neanche cattivo.
Soffrivo e ancora per l’inganno a danno di coloro che optano per il bravo, offeso e dispiaciuto per gli altri che mi giudicano male.
Come un illusionista scoperto temo il trucco che non ho mai praticato.
Le illusioni che non ho mai cercato.
Sono tutto e niente e il niente mi dà pace.
Momentanea.
Un attimo di nulla e sento la vita che mi sfugge.
Penso il da fare come affacciato alla finestra e lì consumerei il tempo.
Non resisto al richiamo dell’estraneo però, e mi violento nel dovere.
Come una religione non scritta e celebrata.
Un dio al quale offrirsi olocausto senza scopo o ricompensa.
Per destino.
Non sono poeta e non sono artista, meno che mai scrittore.
Inconsapevole recita d’un copione mai scritto, letto, o imparato.
Ombra, ombra dell’Uomo che mi abita e obbedisco.
Una volontà deteriorata d’anni e fatica.
Sbiadita molecola d’un corpo prestato.
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Michele Cologna
San Severo, giovedì 9 giugno 2016 09:24:21
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Copyright© 2016 Michele Cologna
diritti e riproduzione anche parziali
riservati
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1 commento:

  1. A volte le coincidenze!
    Questa mattina e mi porto di ieri tutta l’amarezza e lo sconcerto.
    Com’uno nuovo alla vita.
    Che esperienza terrificante l’Uomo!
    Mi leggo e mi ritrovo.
    Si dimentica e incappiamo sempre nella stessa trappola.
    L’uomo, una tagliola che ammazza.
    Essere estranei, la salvezza.

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