mercoledì 2 settembre 2020

Solo le emozioni

Sento la necessità di scrivere questa nota.
Molti, amiche e amici, in maniera velata o esplicita, in pubblico o privato mi dicono che le mie poesie sono difficili e si trovano a disagio nel lasciare un loro commento, un pensiero.
Un pensiero definito.
Mi ripeto senz’altro, ma voglio ancora ribadirlo.
La poesia, lo scritto è dell’autore fino a quando sta nel cassetto.
Una volta pubblicato ha vita sua e si nutre di quella di coloro che lo leggono.
Non metto le mie poesie affinché se ne faccia l’esegesi!
Pubblico le mie per condividerle e conoscere le vostre emozioni.
Il dono mio la poesia, il vostro: le emozioni.
Solo quelle.
Sia argomentate razionalmente, o empaticamente … come è più nelle facoltà di ognuno.
Ma amiche e amici cari non si chiede qui né l’analisi critica, né l’ermeneutica.
Mi affascina leggere le emozioni e come lo stesso scritto ne produca tante e differenti.
È stimolo alla crescita, alla conoscenza di noi stessi.
Rilasciare liberamente il proprio pensiero è la bellezza dell’incontro qui nel virtuale.
Non c’è la presenza fisica e la storia a limitarci nelle nostre espressioni.
Qui possiamo essere veramente noi con le nostre emozioni.
Quelle che molte volte ignoriamo non per negligenza o mancata volontà, ma per quei vincoli che ci condizionano alla nostra storia e all’ambiente.
La preoccupazione d’individuare il pensiero dell’autore, per non sentirsi spiazzati nel commento è vera e ci prende.
Però esprimere le proprie emozioni sentite è ancora più bello e coglie sempre il segno.

***

Ho pubblicato questa breve, qualche giorno fa, metto anche il link.

scende …
e
stai alla sera come dio alle stelle

m.c.
s. severo 29/08/2014 20:05

Copyright© 2014 Michele Cologna
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Ogni commento è un interrogativo e si sente quasi la sofferenza di chi vuole rilasciare il proprio contributo, ma teme di uscire fuori seminato.
L’ermeticità dello scritto si prestava, ma quanto sarebbe stato bello scrivere solo ciò che si è sentito leggendo.
Farò uno strappo, lacererò me e il mio modo d’essere, il pensiero.
Vi riporterò il mio senso dello scritto, cosa che non farò mai più in vita mia neanche sotto tortura.

Mentre passeggi la campagna …
Scende e ti prende.
Penetra e trasmuta la tua essenza.
Non sei altro da quello che vedi.
Luce che cala, immagine che sfuoca, vento che soffia, manto che incede.
Sera.
Non sei più atto ma potenza.
Il trascendente ti ha permeato e ne sei la potenza.
Sei dio.
Ora stai nelle cose della terra, come lui sta nel firmamento.
E … stai alla sera, come dio alle stelle.

Ecco, mi è costato fatica.
È solo la mia condizione dalla quale è nato lo scritto.
Le vostre sensazioni, emozioni hanno la stessa valenza delle mie.
Vi abbraccio tutti, amiche e amici.
Con tanto affetto.

Michele Cologna
San Severo, martedì 2 settembre 2014

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