Per il battesimo di Francesco Athos,
alla sua mamma Ran
Ran cara, sono tanti gli anni di
frequentazione su questo network.
Possiamo dire che ti abbia accompagnato
nella crescita.
Conosco le tue aspettative e le
sofferenze.
La delusione e la gioia.
Ora d’essere Mamma di un bimbo grazioso,
Francesco Athos.
Ti sei fatta fotografa per lui e giorno
per giorno ce nei dai della crescita le immagini.
Bello, bella tu e nella funzione
dolcissima.
Mi scrivi.
“Ciao Michele, sabato prossimo farò il
battesimo del mio bambino.
Il dono …
Mi piacerebbe che avessi una preghiera
per Francesco Athos e per la mamma.
Il battesimo è un sacramento importante
a cui tengo …
Poi il Signore, il Padre si manifesterà
a lui.
Un abbraccio con il cuore.”
Tesoro d’amica e ti chiamerei figliola!
Fai tu un dono a me nella richiesta.
Senz’altro sono il meno indicato a
parlare del battesimo.
Ho avuto quattro figli e non ho
partecipato al battesimo di nessuno.
Con Tonia, mia moglie, avevamo deciso
che fosse stato giusto consegnare a loro la scelta.
Adulti e consapevoli, avrebbero deciso
nella e della loro.
Libertà non coartabile da alcuno,
neanche da coloro che li avevano messi al mondo.
Questa nostra decisione trovò l’opposizione
ferma della mia Mammina e della Mamma di Tonia.
Non si davano pace.
Ho cercato di argomentare alla loro
ansia senza successo.
Capivo che stavano male.
Fisicamente e intellettualmente.
Come Pilato mi sono lavato le mani.
“Fate voi”.
Sono stati battezzati.
Il Battesimo ha messo tranquilli loro e
anche me.
Non ho li dato la soddisfazione della
parola e mi duole ancora, ma quel loro gesto mi ha sollevato.
Vogliamo dire salvato?
Le cose si comprendono sempre dopo, piccola
Ran e mamma attenta.
La tradizione.
Questa è pena, tormento ma garanzia nel
tempo.
Una casa che abiti e della quale ne sei
parte vuoi o non vuoi.
Rifugio dell’ostilità del vivere.
Riparo delle avversità e incomprensioni.
Ho dei nipoti e tu lo sai.
Due di loro che amo e mi commuovo, non
sono battezzati.
Soffro, piccola Mammina, ma non lo dico
a nessuno.
Sento il mancato battesimo come un
vulnus e grave assai.
Come la mia mammina, Maria e la mia
seconda mamma, Gina, sento quel dolore.
Vorrei che fossero battezzati.
Tutti e io per primo sento vivendola la contraddizione.
Non ho fede, ho presente tutto il male
storico della religione e sto male a starne fuori.
Vorrei quella tradizione rifugio,
riparo, senso per i miei nipotini.
Vecchio e ancora non c’è mattina che non
mi veda nella preghiera del Padre mio e della Madre mia.
Vivo la contraddizione come pedaggio che
alla vita si deve.
Ho ancora la mano di mio Padre sul collo
all’ascolto della Santa Messa.
Sensazione di benessere che m’inonda
ancora dopo più di sessant’anni.
Perché, Figliola cara, la religione è
stata ed è quella che tutti sappiamo, ma, sebbene non lo soddisfi, tiene vivo
quel Quid, quel Sacro che abita ogni uomo.
Non c’è uomo che non lo senta e il più
delle volte ignorandolo.
Qualche anno fa, il mio nipotino
Riccardo, ha fatto la Prima Comunione.
Nel riceversi il Sacramento ho versato
le lacrime più belle e intense della mia vita.
Ero un fiume inarrestabile e l’occhio è
andato a suo padre, Stefano, anche lui.
È giusta e bella la tua scelta, Ran,
figliola cara.
Il battesimo a Francesco Athos può fare
solo bene e tu sei Mamma accorta.
Nella richiesta tua del dono, io ho
trovato il Dono!
Ti ringrazio e a te e a Francesco Athos,
ogni bene nella Bellezza della Vita che è Dono incommensurabile.
Bacio al nostro, Francesco Athos e a te,
Ran, mamma adorabile.
Michele Cologna
San Severo, mercoledì 2 settembre 2020
07:02:50
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