martedì 1 settembre 2020

Per il battesimo di Francesco Athos, alla sua mamma Ran


Per il battesimo di Francesco Athos, alla sua mamma Ran



Ran cara, sono tanti gli anni di frequentazione su questo network.
Possiamo dire che ti abbia accompagnato nella crescita.
Conosco le tue aspettative e le sofferenze.
La delusione e la gioia.
Ora d’essere Mamma di un bimbo grazioso, Francesco Athos.
Ti sei fatta fotografa per lui e giorno per giorno ce nei dai della crescita le immagini.
Bello, bella tu e nella funzione dolcissima.
Mi scrivi.

“Ciao Michele, sabato prossimo farò il battesimo del mio bambino.
Il dono …
Mi piacerebbe che avessi una preghiera per Francesco Athos e per la mamma.
Il battesimo è un sacramento importante a cui tengo …
Poi il Signore, il Padre si manifesterà a lui.
Un abbraccio con il cuore.”

Tesoro d’amica e ti chiamerei figliola!
Fai tu un dono a me nella richiesta.
Senz’altro sono il meno indicato a parlare del battesimo.
Ho avuto quattro figli e non ho partecipato al battesimo di nessuno.
Con Tonia, mia moglie, avevamo deciso che fosse stato giusto consegnare a loro la scelta.
Adulti e consapevoli, avrebbero deciso nella e della loro.
Libertà non coartabile da alcuno, neanche da coloro che li avevano messi al mondo.
Questa nostra decisione trovò l’opposizione ferma della mia Mammina e della Mamma di Tonia.
Non si davano pace.
Ho cercato di argomentare alla loro ansia senza successo.
Capivo che stavano male.
Fisicamente e intellettualmente.
Come Pilato mi sono lavato le mani.
“Fate voi”.
Sono stati battezzati.
Il Battesimo ha messo tranquilli loro e anche me.
Non ho li dato la soddisfazione della parola e mi duole ancora, ma quel loro gesto mi ha sollevato.
Vogliamo dire salvato?
Le cose si comprendono sempre dopo, piccola Ran e mamma attenta.
La tradizione.
Questa è pena, tormento ma garanzia nel tempo.
Una casa che abiti e della quale ne sei parte vuoi o non vuoi.
Rifugio dell’ostilità del vivere.
Riparo delle avversità e incomprensioni.
Ho dei nipoti e tu lo sai.
Due di loro che amo e mi commuovo, non sono battezzati.
Soffro, piccola Mammina, ma non lo dico a nessuno.
Sento il mancato battesimo come un vulnus e grave assai.
Come la mia mammina, Maria e la mia seconda mamma, Gina, sento quel dolore.
Vorrei che fossero battezzati.
Tutti e io per primo sento vivendola la contraddizione.
Non ho fede, ho presente tutto il male storico della religione e sto male a starne fuori.
Vorrei quella tradizione rifugio, riparo, senso per i miei nipotini.
Vecchio e ancora non c’è mattina che non mi veda nella preghiera del Padre mio e della Madre mia.
Vivo la contraddizione come pedaggio che alla vita si deve.
Ho ancora la mano di mio Padre sul collo all’ascolto della Santa Messa.
Sensazione di benessere che m’inonda ancora dopo più di sessant’anni.
Perché, Figliola cara, la religione è stata ed è quella che tutti sappiamo, ma, sebbene non lo soddisfi, tiene vivo quel Quid, quel Sacro che abita ogni uomo.
Non c’è uomo che non lo senta e il più delle volte ignorandolo.
Qualche anno fa, il mio nipotino Riccardo, ha fatto la Prima Comunione.
Nel riceversi il Sacramento ho versato le lacrime più belle e intense della mia vita.
Ero un fiume inarrestabile e l’occhio è andato a suo padre, Stefano, anche lui.
È giusta e bella la tua scelta, Ran, figliola cara.
Il battesimo a Francesco Athos può fare solo bene e tu sei Mamma accorta.
Nella richiesta tua del dono, io ho trovato il Dono!
Ti ringrazio e a te e a Francesco Athos, ogni bene nella Bellezza della Vita che è Dono incommensurabile.
Bacio al nostro, Francesco Athos e a te, Ran, mamma adorabile.

Michele Cologna
San Severo, mercoledì 2 settembre 2020
07:02:50





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