giovedì 10 settembre 2020

come un ritorno


come un ritorno
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come un ritorno
e
senti in esso l’antico
smarrisci

grembo materno e
voce di padre
il senso al gesto si
rende e fattivo

eterno l’avvolge
inconsuntibile manto
braccia de il sempre
mano al figlio

e geme

al piacere goccia di
mamma che rinnova
il parto e
così a la vita si dona
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michele cologna
san severo venerdì 11 settembre 2020
06:40:56
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1 commento:

  1. A tutti, amiche e amici.
    Sono un uomo e non una donna, mi dite che sono poeta.
    Posso io, sebbene poeta, dare il senso della mamma a una mamma?
    Sarei presuntuoso e un po’ stupido.
    Credo né l’uno, né l’altro, poi …
    Vorrei che si leggesse ciò che una poesia nel suo mondo chiuso, dica.
    Renderebbe giustizia alla parola dell’autore, a quella del lettore.
    Se scorrete con attenzione il testo, il soggetto ispiratore è il “gesto”.
    Quello che tutti consumiamo nella pratica senza pensiero è Senso.
    Talmente usuale che diventa “soggetto smarrito”.
    Io sono pensatore e ci farei sopra la battuta, ma in verità niente mi sfugge delle mie azioni e dello sguardo.
    Io uomo, padre e maschio nella “cura”consumo il gesto.
    È mio?
    Mi appartiene?
    È nato con me?
    No!
    Il mio gesto è acquisito.
    Consumo nella quotidianità e senza porci attenzione il “gesto” d’altri e di una sola natura.
    La “femmina” che si fa madre e nei geni porta la cura che nel “gesto” si afferma.
    Io nel mio acquisisco quella femminilità genetica attraverso il razionale, la cultura, la storia che la natura non mi ha dato.
    Questa è la poesia, mie amicizie amate.
    Mi ripeterò come ne sono certo perché tante volte l’ho scritto, la Poesia è un “mondo” e in esso lo sforzo d’entrarci.
    Quello che si scorge sta solo alla nostra cultura e la sensibilità, il bagaglio che ci portiamo dentro.
    E non credo che se andiamo in montagna ci equipaggiamo da mare.
    Un caro abbraccio a tutti e vorrei citarvi ad uno a uno, consideratevi tutti chiamati e per nome, e se non lo scrivo, solo per il timore di tralasciarne qualcuno.
    Grazie, grazie a tutti.


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