venerdì 25 settembre 2020

Senza titolo

Senza titolo

Chiedo a te, Uomo, cosa ti rende così inquieto?
Cosa ti manca per essere sereno, pacare l’uomo?
Le necessità affinché tu possa stare nell’amore e la pace?
Regnare e vivere nel bene?
Nell’altruismo e in pace con la tua coscienza e il vivere?

Dimmi, Uomo?
Perché tu cerchi Dio e ammazzi?
Hai pane e lo neghi al fratello?
Stupri tua Madre in ogni donna?
Neghi a tua Figlia la libertà che pretendi?
Consumi barbarie distruggendo ogni civiltà?

Perché?
Governi negando ai governati quello che pretendi per te?
Ti ritagli il privilegio e per conservalo promuovi guerre e massacri, genocidi e distruzione, ignominie?
Distruggi l’ambiente e cancelli il futuro a tuo figlio?
Ti neghi nel lavoro e la fatica, l’onesto sacrificio che il vivere chiede?
Accampi superiorità di diritto che neghi a chiunque non sia tu?

***
Nella violenza del pensiero e della parola, del gesto ti identifichi e lo consumi sentendoti legittimato.
Anche assassinare il figlio per punire la madre che s’è sottratta al tuo essere bruta e irragionevole forza.
Dominio assoluto.
Nessuna dottrina più ti scalfisce.
Pensiero neanche a parlarne.
Un vuoto di muscoli e carne, pelle tatuata.
Violento e ottuso, immagine che non riflette.
Morte che cerca morte.
Affascini e stupido stupisci diffondendo stupidità.
Non ti accorgi che sei la prima vittima di te stesso.
Del potere vesti la megalomania che ti divora e non capisci d’essere malato.
Ti sei ammalato, uomo e non c’è medicina.

***
La cura è il pensiero e la cultura, il sacrificio e il rispetto, la vita che si realizza nel vivere onesto e nell’amore.
Nella fatica e il lavoro, riconoscersi l’altro.
In un Dio misericordioso che abiti povertà e bisogni, legami e appartenenze, il cuore e la mente.
Faccia domande al sacro Quid e non risponda con dommi, ma con la verità dell’Amore.
Non cerchi attici a Roma e palazzi a Londra, ma domicilio in chi soffre.
Il bambino, il vecchio, l’ammalato, il bisognoso.

***
Uno scritto sui generis e chiedo scusa ad amici e lettori.
Ma pensando a un Trump, un Johnson, un Putin, un Erdogan, un Salvini, un Orban, un Tarcisio, un Becciu …
Di Maio e Grillo, Renzi e Meloni, Conte …
Populisti e sovranisti, nazisti e fascisti, somatari …
Cosa, se non metterti le mani nei capelli e scappare?
Ma questi innominabili sono il modello e l’attenzione dei media, il giornalismo malato.
L’informazione ammorbata che appuzza l’uomo.

Michele Cologna
San Severo, sabato 26 settembre 2020
08:27:35

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