Uno, Due, Tre
Uno
La democrazia di cui tutti ci riempiamo la bocca e in
tanti fetida, cos’è?
È il fissare i paletti a un sistema.
Non lo giudica non è nelle sue prerogative, fissa dati
certi.
Chiunque e qualsiasi carica si ricopra, ha un mandato a
termine.
Alla fine di quel mandato si torna a chi ha la
legittimità di decidere con libere elezioni.
Parlando di governo e parlamento, si dà la parola al cittadino
elettore.
Costui ha sovranità nella scelta di chi vuole che vada a
ricoprire quella carica che è stabilita nella sua durata.
Altro non è della democrazia.
Se si elegge un Salvini, un Renzi, un Berlusconi, un Di Maio,
un pinco pallino qualsiasi, non è depravata la democrazia, è depravato chi fa
quel nome.
Chiaro?
Depravati e miserabili gli eletti, o gli elettori?
Gli elettori che non dovrebbero eleggere dei depravati o
incapaci, ladri e via discorrendo.
Prima si votano dei miserabili e poi si dà la colpa alla
democrazia che non c’entra un fico secco.
Medice cura te ipsum!
Due
E non sai da dove iniziare.
Tentiamo.
La ripresa e politici, economisti, industriali,
artigiani, gente comune e la confusione.
I consumi, i soldi, a me sì e a te no, i fitti, le
biciclette, le mance …
Bisogna fare ripartire così e cosà, finanziare l’uno o l’altro
e via ognuno ad auspicarsi che sia il beneficiario.
I politici e il governo nella confusione più totale.
Si salva uno solo.
Uno solo per davvero!
Ha le idee chiare.
Si può non condividerlo, ma ha le idee chiare.
Luigi Bersani.
Non solo l’Italia, ma tutta l’Europa colga l’occasione e
decida.
Cosa?
Una rottamazione di tutte le vecchie auto.
Rinnovo totale del parco macchine e gli incentivi
sostanziosi.
L’economia partirà e non ci sarà settore che ne sarà fuori
perché sarà la ripresa della normalità.
Senza alcuno sforzo e naturalmente si risolverà anche il
problema dell’inquinamento da traffico.
Vi sembra una cattiva idea, di fronte al balbettio
sconclusionato di tutti?
Non è la ripresa dell’economia che si vuole?
Il lavoro sarà il volano di ogni attività e nessuna
esclusa.
Tre
Il male risiede nell’altro?
Tutti, tutti e nessuno escluso si referenzia buono,
bravo, migliore.
I peggiori sono gli altri.
C’è chi se lo confessa e chi no, questo è il dramma e l’altro
è sempre l’untore, il cattivo, la maledizione.
La rimozione del sé.
La pandemia che
per se stessa non cambierà un accidenti, potrebbe essere l’opportunità.
Non a livello collettivo e di stato e di governo o altro.
Ma personale.
Intimo.
Passarsi al setaccio e non per giustificarsi e neanche
condannarsi, per migliorarsi.
Sarebbe la rivoluzione!
Di colpo scomparirebbero tutti quelli a cui attribuiamo
colpe e misfatti.
Li sentiremmo noi.
Sì perché quelli sono la realizzazione della nostra
cattiva coscienza.
Che rivoluzione opererebbe la pandemia.
Sparirebbero i Berlusconi, i Luigi Di Maio, i Matteo
Salvini, i Matteo Renzi, e tutti coloro che consideriamo feccia.
Perché sarebbe il trionfo del noi pulito dai desideri
inconfessati che deleghiamo gli altri a realizzare.
Michele Cologna
San Severo, mercoledì 27 maggio 2020
07:35:38
Nessun commento:
Posta un commento