sabato 23 maggio 2020

Domenica 24 maggio 2020, Ascensione del Signore (anno A)


Domenica 24 maggio 2020, Ascensione del Signore (anno A)


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Parola del Signore

Può un uomo che ha avversato il Potere e dallo stesso crocefisso, a sua volta dichiararsi Potere in cielo e terra?
Un uomo che ha speso la sua esistenza a mostrare con parole ed esempi l’abuso, la falsità, la coercizione del Potere, può dire “ciò che vi ho comandato”?
Bastava un segnale a Pilato e gli sarebbe stata fatta salva la vita.
Allora?
Da morto diventare potere, governo, sostituirsi ai propri carnefici?
La narrazione è narrazione.
La Chiesa è di quella narrazione il governo.
Questa è la verità.
Ma non è quella di Gesù e la sua storia.
È la narrazione di chi in nome del potere, del governo ha usurpato la sua storia e ne ha fatto l’uso che nei secoli è stato e tuttora è.
Un governo e direi spietato, prima temporale e nel temporale lo spirito, poi, costretto, solo dello spirito che si espande nella vita attraverso la paura del peccato.
Non c’è peccato in origine e neanche dopo.
Stanno agli altari uomini santi che si sono macchiati di delitti efferati.
Dai “racconti” dei vecchi tutti i morti sostavano quaranta giorni sulla terra prima di salire al cielo o scendere all’inferno.
Vogliamo davvero valorizzare l’uomo Gesù?
Restituiamogli l’umanità che gli abbiamo sottratto trasformandolo post mortem in Cristo e, scendendolo in terra e dagli altari, diventi esempio non da emulare per salvarsi, ma da rispettare hic et nunc.
Il potere e il governo, il comando e i comandamenti non sono dell’uomo Gesù.
Solo del suo martirio.


Michele Cologna
San Severo, sabato 23 maggio 2020
17:50:18






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