Lacrime
Lacrime di colui che fui,
Venite a me in soccorso;
Difendete me misero da loro,
Lacrime, di colui che no fui.
Ragione della lor,
Sull’uscio attesa
Pazienti, hanno,
Del cammin negato.
Ora che Tempo
Per ansia di Spazio
Cessato e Incuria
Spinge forzando
L’uscio mai chiuso,
Su Abisso…
Terrore m’asperge,
Lacrime insazie.
Ditelo voi,
Che assai lacrimai:
Di progetti nati
E in culla vecchi
Lasciati…
E tante, più lacrime
Per i mai partoriti
Versate…
E gli aborti
Cullati…
Rimpianti,
Non martoriate
Corpo straziato
D’anima
Catturata…
Deviata…
Adagiata…
Su volontà
Malata.
Uom io so’ stato,
E bestia ricambiata
D’amor amata,
M’ha cullato.
Pace immeritata
A me lasciate,
Lacrime adagiate.
Michele (29/05/2009 11.15.41)
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