venerdì 8 maggio 2009

Una breve camminata con Franceschini

Ospite di mia figlia a Ravenna, dopo la trasmissione di Santoro, Anno Zero, piuttosto annoiato, preoccupato, quasi angosciato, non avendo sonno, son uscito a fare una passeggiata per il centro storico.
A quell’ora deserto, certamente m’avrebbe scaricato un po’ di tensione.
Passeggiando, “se la Bonino, però, uscisse da quel partito e creasse un movimento radicale, forse un pensierino ce lo farei. Ha avuto il coraggio d’apparire bigotta di fronte a modernisti alla Palombella, beh! vuota come il marito e a quel servo ben pagato di Ghedini”.
Questo, andavo pensando, quando dei passi alle mie spalle mi fecero girare preoccupato.
Toh, Franceschini!
F. Ciao!
M. Ciao, non avevo sonno e ho pensato di fare una camminata rilassante.
F. Piace anche a me rilassarmi un po’ prima d’andare a dormire.
Un po’ di silenzio imbarazzato.
F. Leggo, sai, quello che scrivi!
M. Sì!
F. Spero che tu cambi idea. Non è possibile che una persona impegnata come te faccia un discorso come il tuo sul non voto. Ci stiamo muovendo. Stiamo facendo tutto il possibile. Non ci pensano minimamente. Hanno i voti per fare tutto quello che vogliono. Vorrebbero il nostro coinvolgimento solo per dire sì alle loro proposte. Abbiamo spinto su molti provvedimenti in favore di chi non ce la fa ad arrivare a fine mese. Cosa dobbiamo fare di più, non lo so!
M. Le piazze! Ci avete pensato qualche volta?
F. Ma se non riusciamo neanche localmente a mettere insieme quattro gatti!?
M. E vi siete chiesto perché! Vi ha sfiorato mai la testa il pensiero che le persone percepiscono tutti i politici alla stessa maniera? Hanno torto? In che cosa si differenziano gli amministratori del PD da quelli degli altri partiti? Mariuoli gli uni, mariuoli gli altri. Incompetenti gli uni, altrettanto gli altri. Ma vi rendete conto che basta che parli un Loriero e perdete, se ve n’è rimasta, ogni briciola di credibilità!?
F. Mah…
M. Senti, facciamo finta che siete diversi dagli altri! Come vi muovete hic et nunc, dicevano i latini!
F. Continuando a fare proposte…
M. Ci sta un sedile lì, Franceschini, se vuoi ci sediamo un po’. E poiché io ti ascolto sempre e, io sì, ti leggo, voglio che tu ascoltassi un poco me.
F. Va bene!
M. L’Italia è in crisi profonda. Nessun aiuto viene offerto alle famiglie, ai più deboli. Promesse… tante, leggi vuote che non trovano pratica applicazione. Tanti sacrifici e basta. Si è davvero alla disperazione. Vecchi che si tolgono dalla loro bocca quel poco che hanno per far campare figli e nipoti. Cittadini che sbattono con bollette della luce e del gas in mano aumentate a dismisura che non possono pagare. Hai mai provato a telefonare all’Enel e all’Italcogim, o alla Telecom? Ti sei mai affacciato in un’ASL? Hai mai ascoltato il pianto di chi non può mettere il piatto davanti ai propri figli? Hai mai provato tanto disgusto da preferire la morte ad un’altra giornata di vita?
Franceschini, sai cosa significa il disorientamento? Sai cosa vuol dire non comprendere più in che mondo si vive? Sai come ci si sente quando nessuna speranza ti attraversa più?
Se le cose stanno così, Franceschini, che state a fare ancora in Parlamento? Lo sai che anche dalla opposizione, con la sola presenza avalli questa situazione?
F. Cosa dovremmo fare, secondo te!
M. Franceschini, se è vero che non siamo più nella ordinarietà, ma nella straordinarietà vanno prese misure adeguate. Se ti crolla la casa in testa scappi, e non vai a prendere la trave per sostenere il soffitto. Se avete provato tutte le soluzioni praticabili e questi hanno tirato avanti come bulldozer incuranti di ogni suggerimento, è inutile gridare in Parlamento contro le leggi razziali, le leggi ad personam, il conflitto d’interessi, decretazione d’urgenza, leggi senza copertura di spese et cetera.
Si passa ad una strategia più efficace. Per esempio, impedire il funzionamento della regolarità parlamentare con l’abbandono dell’aula fino a quando non si ritornerà alla legalità. Ancora, un presidio permanente davanti al Parlamento di eletti e cittadini. Manifestazioni in continuazione in tutte le piazze d’Italia. Far percepire ai cittadini che non è morta la speranza. Che c’è ancora qualcuno che non si è omologato. Che al di là pure della necessità immanenti, vi sono dei principi per i quali ci si deve battere perché sono irrinunciabili per la civiltà alla quale non vogliamo e dobbiamo abdicare.
Insomma una Resistenza nelle Piazze e nelle Istituzioni.
È inutile credere ancora che questo governo sia recuperabile alla democrazia. È sciocco predicare che non siamo in un regime. È colpevole acquiescenza fingere che le cose non vanno bene ma…
Lo percepite l’imbarbarimento quotidiano di ogni sentire civile? Lo sfascio che ci sommerge?
La nausea di vivere? Il razzismo che sta fagocitando le anime dei cittadini di questo Paese? L’illegalità ad ogni livello?
Voi, Franceschini, siete illegali!
Non provate riprovazione per voi stessi che sedete in Parlamento da abusivi perché nominati e non eletti. Non vi sentite colpevoli di calpestare voi per primi la Carta Costituzionale?
È costituzionalmente legittimo il governo Berlusconi?
Lo sapete benissimo che non lo è!
Non vi vergognate che uno di voi, pur abusivo, percepisce in un mese quello che un lavoratore qualificato, specializzato prende in un anno?
Quanto valete voi più degli altri cittadini?
È vorreste con questo curriculum rendervi credibili nel contrastare il Malfattore?
A voi non vi interessa in nessun modo il sentire delle persone, interessa solo il vostro privilegio.
La vostra perpetuazione!
Ma siete ormai in via di estinzione, perché tra poco la folla inferocita vi spazzerà via.
Sì, Franceschini, il livello di sopportazione è saturo!
Sareste…
Una scossa di terremoto fa tremare la panchina sulla quale stiamo discutendo, il tremore…
Santo cielo, sono terremotato!
No, mi sono solo in poltrona addormentato!
Ringrazio Dio, per il pericolo scampato.
Che bello, anche la rima ho ritrovato.
Michele (08/05/2009 15.09.43)

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