lunedì 29 giugno 2020

Orme

Orme
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Lì dove le vostre ferme chiedono,
le mie proseguono.
Non hanno novità alle vostre.
L’anni non adducono altro che sé
di déjà-vu pesanti.
Orme d’identico e no pe’ morbo o
profezia, fenomeno e noumeno.
Prassi.
Qui e muta il follare, voi con me e
l’altri vostri a fare maceria. Pietre,
muriccioli a secco a salvaguardare.
E l’identico la discontinuità d’altro
colora, e inabissando virtù e pregi
in follia, aliena i suoi rimuovendo
il senso.
Sciolti, liquidi ora e non disdicevoli
in sé, catturano frammenti che no
fanno struttura e traccia smarrisce
l’orma. Carretta che non affonda il
cerchio. Terreno duro pe’ incuria e
fatica. Niuno a la zappa e l’aratro a
coltivare campo.
Sterpaglie e deserti a segnar passi.
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Michele Cologna
San Severo, lunedì 29 giugno 2020
7:46:28
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