mercoledì 24 giugno 2020

… e la parola e la parola

… e la parola e la parola


Una ossessione e continua nella mia mente “la parola crea e la parola distrugge”.
Posso articolare meglio il pensiero da sveglio e dare tutte le sfumature possibili di senso all’assillo.
E leggo e ascolto.
Formulo e rimugino.
Tendo l’orecchio.
Ieri sera “La grande storia” e si tiravano le somme su e di un Uomo che la storia ci dirà.
Ha fallito la sua “Missione” e verrà ricordato come il Papa della Parola mancata.
La Curia, il Dominio dell’uomo su Dio non è riformabile.
Questa mattina leggo il passo del Vangelo e il commento di uno che dovrebbe insegnarlo e mi viene in mente l’Uomo che con la frusta caccia i mercanti dal tempio.
E direi, “Taci, taci, Mercuzio, taci! Tu parli di niente”.
Anche uomini che non hanno pretese e in perfetta buona fede tirano conclusioni di scritti a commento.
Non si dovrebbe!
Come mettere il proprio sigillo a un pensiero altrui per ridurlo, semplificarlo, prendere per sé quello che non appartiene.
C’era la scuola del e per il buon parlare, ora non più e il tutto è affidato all’ego e circolano frasi e pensieri.
Tanti innocui e senza senso, molti per attrarre menti deboli e tantissimi come un colpo di fucile e ti chiedi cosa faccia più danno una pistola o una parola?
L’uno toglie la vita, l’altra semina morte.
E la nostra civiltà è alla morte per le troppe parole.
Una Babele e non ci si comprende.
E tanti costruttori di Niente interessati.
Tante voci nessuna voce e il dominio uguale a se stesso sempre.
Di più, la sensazione di essere liberi, nessuna mordacchia alla voce e non comprendere la propria afona.
Un mare di banalità e mi viene in mente l’adagio che si ripeteva e mi ricordava sempre la nonna mia analfabeta, “Il Povero è Pezzente, perché perde la Messa e bestemmia i Santi”.
Quanta saggezza nel mondo dove la parola era pietra.
“Le parole, non hanno ossa e rompono le ossa”, altra perla.
Popolo del web, leoni della tastiera, tuttologi d’ogni specie e razza, uomini della comunicazione, e direi Uomini, il silenzio s’addice a l’Uomo.
La Parola è sacra come il passo del Vangelo ci ricorda oggi e Giovanni, non mancando di fare gli auguri a tutti i Giovanni per il loro onomastico, annunciò l’arrivo di Colui a lui superiore.
C’è sempre qualcuno superiore al quale tendere l’orecchio.
Umiltà gente, umiltà.
La scienza alla scienza, la retorica ai retori, la parola all’uomo e il controllo che non è un esterno all’uomo, ma una sua precipua qualità.
Caratteristica della propria essenza Ente/Entità.
Potrei concludere mangiando il consumo e direi buon weekend a tutti.
Ma io non ne ho mai fatto uno in vita mia e sono vecchio.
E mi sovviene il sabato del villaggio, ma è vero non c’è più lavoro e tutti i giorni è sabato.
Anche Pinocchio voleva fare festa trenta giorni al mese e io ho tanto lavoro che non mi basterebbe un’altra vita a soddisfarlo.
Altro tormento, quanto di me resterà incompiuto?
E direi tutto è incompiuto, spetta a chi ci succede e succederà all’altro nei secoli dei secoli.
Così sia.

©Michele Cologna
San Severo, sabato 24 giugno 2017
07:58:38

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