sabato 29 aprile 2023

Domani, Primo Maggio

Domani, Primo Maggio
 
Piove e sto qui a leggere e mi perdo nella mia malattia di sempre, il pensare.
Se non piovesse, sarei a lavorare nonostante i settantacinque anni suonati.
Domani è il Primo Maggio.
La Festa del Lavoro, dei Lavoratori.
Non ho mai goduto dell’appellativo di lavoratore nel senso classico.
I miei e ne ho fatto di tutto, sono stati sempre momentanei e provvisori.
Mi sono chiesto tante volte perché ed ancora e risposte plurime, mai una a compensarle.
Ricorro alla simulazione.
Sono mio nipote Riccardo.
È abuso senz’altro, la mia è mente e visione di chi sta alla fine.
Il vecchio che si pensa giovane cosa farebbe?
E posso risposta solo per negazione.
I miei errori.
Ho studiato per capire e la cosa che maggiormente mi affascinava ed ancora, come il pensiero si sia articolato nei secoli.
L’Uomo, l’uomo, l’uomo …
Ho raccolto miserie e anche nelle grandezze.
Perché queste non sono dell’uomo, ma dell’azione.
Come il gesto, la storia.
E così l’errore che si fa storia dell’errante.
Allora?
Se fossi mio nipote, farei studi finalizzati alla tecnica e se capita e sei fortunato, alla scienza.
Sì, si sono invertiti valori e finalità!
La tecnica paga, la scienza è sopportata o negata.
Il lavoro libero e fai tu il “prezzo”.
Politica e sindacati sovrastrutture.
Il superfluo che si fa essenziale per deficit cognitivo.
Mi dispiace affermarlo, ma non è affermazione dal senno fuggita.
Ho piena consapevolezza dell’uso e abuso.
Il gioco e potremmo proprio il giogo.
Ho respirato la libertà, ma malamente per aspecificità.
Ecco, Riccardo, la specializzazione seria, estrema che non si può improvvisare ed essere sottoposta a politica e sindacato.
A contrattazione, perché sei tu le tre cose insieme.
Io mi sono inventato sempre, ma sul conosciuto.
Tu puoi e devi sulla specificità che toglie potere al potere.
Né politica, né sindacato.
Ecco, io non potrei mai, Riccardo e sai perché?
Il pensiero mi ha travagliato.
Sì, impara!
Esso è il mantello che si toglie dalle proprie spalle e si porge al bisognoso.
E a volte si resta al freddo.
Scegli.
La simulazione finisce e mi dà angoscia e rattrista, Riccardo.
Perché il lavoro mai dovrebbe escludere l’uomo.
Come la politica e il sindacato.
Quest’ultimo, quando io mi spendevo per i diritti dei lavoratori, mi ha redarguito con l’affermazione, attenzione Riccardo, “La difesa dei diritti dei lavoratori, avrebbe inibito la operosità sindacale sul territorio”.
Difficile da comprendere, ma te la spiego.
Se io difendo quel poveraccio e lo faccio diventare padrone del proprio diritto, tolgo dal territorio autorità al sindacato.
Come la politica.
Che aberrazione, Nipote mio!
Però io posso fare questo ragionamento perché ho avuto la sciagura e il pregio di conoscere l’uomo e il suo pensiero.
Sì, mi sono incartato e che ti dico?!
Studia, studia, studia …
Divora ogni sapere e tecnica, scienza e liberi te e gli altri.
Scusami se ho abusato del tuo nome, Riccardo, per affermare il mio pensiero.
Misero e grande in contemporanea.
Perché questo è l’uomo misero sempre e qualche volta anche grande.
Buon Primo Maggio a tutti. Tutti.
 
Michele Cologna
San Severo, domenica 30 aprile 2023
08:06:36

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