venerdì 7 aprile 2023

Che Pasqua, domani …

Che Pasqua, domani …
 
La Pasqua è liberazione.
Resurrezione.
Non riesco a vedere squarcio alla cappa che sta soffocando il Pianeta e i suoi abitanti.
Miserrimi gli uomini.
Peggiori i governanti.
Truci criminali che si segnano e in nome di Dio consumano i crimini più efferati.
Non serve fare nomi, sono noti a tutti.
Anche ai pavidi.
Uomini dimezzati e sottomessi.
E non c’è Continente, Paese, Nazione, Popolo che sfugga.
Il vecchio non ne ricorda una peggiore.
Una inarrestabile progressione con destinazione la fine.
Non l’Apocalisse che è un fine.
Un destino ultimo.
La fine che è distruzione dello scibile che è storia dell’uomo.
Non v’è destino.
Escatologia.
È nichilismo sistematico governato dal Potere.
Un accecamento.
Perdizione.
Dio che s’attiva a distruggere Dio.
L’uomo, l’uomo.
Il sapere, il sapere.
È vero che già fu crocefisso l’amore in nome dell’amore.
Ma quella crocefissione si nutriva di rivelazioni e fini.
Il volere del Padre e la Rinascita dalla morte.
L’assassinio per salvare l’assassinato.
Ora?
Questa Pasqua dell’anno 2023?
Nessuna salvezza e fine.
Il crimine per il crimine.
Bergoglio. Il Papa umile. L’Uomo fragile.
Costoro debbono perire.
Per indegnità.
Atimia.
***
Amaro scritto, ma che porta in sé la speranza della scintilla.
Sapremo spegnere anche questa?
Buona Pasqua a tutte le amicizie e a ogni lettore.
Si dice che bisogna toccare il fondo per risalire.
Ma sappiamo pure che il fondo dell’uomo è un abisso infinito.
E Amore non ha mai pagato praticante.
Con la Crocefissione, sì.
 
Michele Cologna
San Severo, sabato 8 aprile 2023
07:09:13

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