sabato 26 novembre 2022

Mt 24,37-44 domenica 27 novembre

Mt 24,37-44 domenica 27 novembre
 
“vegliate, per essere pronti al suo arrivo”, “come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo”
 
Qualche giorno fa, un’amica molto cara, ha scritto, riferendosi a me, la lingua batte dove il dente duole.
È naturale, sarebbe l’inverso innaturale.
Leggo e il giudizio mette insieme.
I quotidiani, le notizie, la cultura, la civiltà e gli uomini, ma anche il Vangelo, Dio e l’anima.
Il senso necessario a noi uomini come il pane per placare la fame.
Questo, il senso, in maniera consapevole o meno, ci porta al fine.
Ai fini ultimi.
E qui i pensieri si fanno dottrine, credo e politica.
Il tutto si tiene e la lingua batte.
Si aspettava il Messia, colui che avrebbe salvato il mondo dalla distruzione, l’uomo dalla morte.
Ancora, ma il messia oggi è minuscolo, lo si identifica nel leader di preferenza.
Certo che Gesù doveva essere ammazzato.
Non viene assassinato chi si oppone allo zar?
Al regime teocratico dell’Iran?
Al tiranno di Ankara?
Nell’Occidente del Diritto che ha sostituito Dio e non ci ha provato, Trump?
In Italia la nostra casalinga Giorgia più prudente, ma lo stesso fine.
Mettere ordine.
Se vieni meno a questo imperativo la punizione.
Il Diluvio Universale, l’Armageddon.
Ma Gesù non era arrivato per mettere il figlio contro il padre e a portare la rivoluzione nello scibile dell’ordine imperante?
Tentò di costruirne un altro?
Nemmeno per idea.
Dette dignità e diritto a chi non ne aveva.
Non impone niente, chiede all’uomo d’essere tale.
Saldo e morigerato, umile nei principi, il rispetto e l’altro, il barbaro fratello.
Il diritto di ognuno a essere sé stesso, questo è l’ordine dell’uomo fuori da ogni ideologia e fine.
Capite?
Novelli Cavalieri dell’Apocalisse in ogni dimensione e paese?
Questo passo del Vangelo è ad usum Delphini, tradisce la parola di Gesù, non quella del Cristo che ne è la trasfigurazione.
La falsità del potere che raccoglie intorno al tavolo le madri dei ragazzi russi mandati al macello in Ucraina e li definisce eroi.
Di cosa, miserabile Macellaio?
Quando, quando miserabile uomo impari che l’ordine è la libertà!
Di tutti e non dei soli potenti.
Che Gesù non è Cristo!
Gesù era, è l’uomo nella e della libertà.
È la ragazza iraniana assassinata per una ciocca di capelli fuori dal velo.
Cristo è la morte per mano del potere e solo a morte avvenuta la liberazione da essa.
L’eroe del miserabile Putin e il patriota dell’imbecille Trump.
Amica mia, non è la lingua che batte dove il dente duole.
È la verità della Parola bugiarda, che non deve mai zittire davanti alla verità della parola vera.
Il potere e l’ordine sono l’Apocalisse dell’uomo.
Lo sono stato e lo saranno sempre.

Michele Cologna
San Severo, sabato 26 novembre 2022
09:52:26

NB La foto è stata data come fake, che Putin sia un fotomontaggio e le mamme delle attrici. Ma a noi interessa il messaggio che lo Zar vuol far passare.

https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10228915039091774



 

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